Pace fratelli e sorelle nel Signore. Mi chiamo Davide Manarini e per più di un anno e mezzo sono stato un membro di una chiesa delle Assemblee di Dio in Italia, precisamente di quella di Formia (LT). Ho scritto questa lettera per spiegarvi i motivi per cui ne sono uscito e mi sono separato da essa.
Mi sono convertito al Signore nel 2009. Prima di allora credevo a mio modo in Dio in quanto riconoscevo attraverso il creato la sua esistenza ma non avevo mai letto la Bibbia o sentito parlare del Vangelo. Vedendo un giorno in televisione alcuni programmi televisivi che parlavano del soprannaturale, della lotta tra il bene e il male, ne fui pian pian talmente affascinato da decidere di iniziare a seguire i Suoi comandamenti. Sapevo che la Bibbia era la sua parola così andai a Lui direttamente attraverso di essa. Non passò molto tempo quando mi accorsi che nonostante ci mettessi tutte le mie le forze nel cercare di seguirli, cadevo sempre in errore e ciò mi fece comprendere di non essere altro che un miserabile peccatore davanti a Lui. Fu allora che dopo aver provato dolore per i miei peccati e averli confessati, nacqui di nuovo e la mia vita cambiò radicalmente. I miei genitori furono i primi ad accorgersi di tale cambiamento perchè di colpo abbandonai tutti i miei usi parlando del Signore. Spesso mi dicevano: “Ti hanno fatto il lavaggio del cervello” oppure “Fra’ Davide” ma ciò non mi importava. Desideravo servirlo così dopo qualche tempo decisi di unirmi ad una Chiesa evangelica. Avevo infatti notato con la lettura della Parola, che molti insegnamenti della Chiesa Cattolica Romana erano contrari alla Sacra Scrittura. Così dopo averne cercate e frequentate alcune, scelsi una Chiesa evangelica ADI poiché aveva il locale di culto più grande nella zona e le sue posizioni dottrinali mi sembravano conformi alla Scrittura. Ricordo che in quel periodo passavo le giornate a leggere la Bibbia e ad ascoltare le predicazioni audio che trovavo su CRC, desideravo infatti crescere sempre di più nella conoscenza delle Scritture, tuttavia molte cose non le capivo e mi sembravano contraddittorie. Convinto che le ADI seguissero i veraci insegnamenti biblici e volendo mettere in pratica tutti i comandamenti di Dio, scesi nelle acque battesimali. Il tempo passava e cominciai pian piano a credere che bastasse seguire e conoscere soltanto le cose fondamentali. Di santificazione non ne sentii quasi mai parlare e comunque mai in modo chiaro entrando nello specifico, così lo zelo per il Signore venne pian piano a diminuire. Tempo dopo, venni a conoscenza che una sorella frequentatrice del locale da tanti anni, in realtà era atea e si spacciava per serva di Dio solamente per piacere ai suoi famigliari. La comunità, il pastore precedente e quello attuale, non erano per nulla a conoscenza di ciò, anzi confermavano la sua salvezza ed il suo “battesimo nello spirito santo” e ciò mi deluse. Avvenne che per una serie di eventi riferii la cosa al pastore, il quale rimastoci male, continuò però a fare finta di niente davanti a lei e a tutta la comunità. Allora cominciai a diffidare da lui e successivamente venni a scoprire ulteriori sue menzogne. Vedevo anche nella fratellanza (sopratutto tra i giovani) comportamenti contrari alla parola di Dio, tuttavia essendo in quel periodo senza forze e non conoscendo molto bene le Scritture, non sapevo se avrei fatto bene a riprenderli quindi lasciai stare.
Un giorno navigando su Internet alla ricerca di nuove predicazioni, venne fuori il blog di Giacinto Butindaro. Ricordo che ascoltando una sua predicazione, venne fuori il discorso sulla predestinazione e subito chiusi tutto perchè ero convinto che ciò facesse di Dio un ingiusto. In seguitò però decisi di riascoltarlo andando a controllare ogni sua parola con la Scrittura e compresi che quanto dichiarava era biblico ma anche che oltre a quelle cose che avevo già scoperto, esistevano molte altre dottrine e comportamenti nelle ADI del tutto contrari alla Scrittura. Adesso vi elencherò brevemente alcune delle cose storte e perverse insegnate e fatte dalle ADI. Alcune parti di ciò che leggerete le ho prelevate da scritti di altri fratelli.
IL PROPONIMENTO DELL’ ELEZIONE DI DIO
Le ADI rigettano l’elezione secondo il proponimento di Dio sostenendo invece il libero arbitrio, ma se esaminiamo la Scrittura essa ci fa comprendere che se fosse dipeso da noi non avremmo mai scelto di andare a Cristo poiché la nostra carne è per natura avversa alle cose di Dio. E’ Dio che ci ha attirati a Cristo mettendoci nelle condizioni di credere, la nostra decisione di credere è stata solo una conseguenza a tutta una serie di eventi e/o circostanze operate da Lui perchè Egli ci ha eletti a salvezza prima della fondazione del mondo. Pensate solo per esempio alla conversione di Saulo da Tarso, egli aveva in odio Cristo essendo un feroce persecutore della Chiesa di Cristo ma ad un tratto Gesù si manifestò a Lui ed egli divenne subito un suo discepolo. Questa dottrina è molto importante in quanto oltre a farci comprendere il vero significato della parola grazia, fa rendere tutta la gloria a Dio.
IL RAPIMENTO INVISIBILE DELLA CHIESA
Le ADI insegnano che il Signore tornerà segretamente in maniera visibile ai credenti ma invisibile al mondo (e questo può avvenire in qualsiasi momento), per poi tornare di nuovo con i credenti con potenza e gloria in maniera visibile al mondo (e questo dopo la grande tribolazione per instaurare il millennio). In base alla Scrittura però esiste solo un solo ritorno del Signore ed avverrà in maniera visibile a tutti come è scritto ad esempio in Matteo 24:30-31 e Atti 1:9-11. Inoltre il suo ritorno non può avvenire in qualsiasi momento come sostengono nelle ADI dato che prima di esso deve venire l’apostasia ed essere manifestato l’uomo del peccato ovvero l’anticristo. In merito a 1 Tessalonicesi 5:1-3 dove Paolo dice che il giorno Signore verrà come viene un ladro nella notte, che è il passo che le ADI prendono per sostenere che Gesù può ritornare in qualsiasi momento, va detto che Paolo sta dicendo che esso verrà come un ladro non per i credenti ma per i non credenti e questo perchè mentre i santi aspettano il ritorno del Signore i peccatori non lo aspettano (1 Tessalonicesi 5:4-5).
L’INTESA DELLE ADI CON LO STATO
Le ADI sono alleate con lo Stato e ciò è del tutto contrario alla Bibbia, Paolo infatti scrive: “Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo che non è per voi; infatti che rapporto c’è tra la giustizia e l’iniquità? O quale comunione tra la luce e le tenebre? E quale accordo fra Cristo e Beliar? O quale relazione c’è tra il fedele e l’infedele? E che armonia c’è fra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come disse Dio: «Abiterò e camminerò in mezzo a loro, sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. Perciò, uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d’impuro; e io vi accoglierò. E sarò per voi come un padre e voi sarete come figli e figlie», dice il Signore onnipotente. Poiché abbiamo queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni contaminazione di carne e di spirito, compiendo la nostra santificazione nel timore di Dio (2Corinzi 6:14-18; 7:1).
Fare una qualunque alleanza con lo Stato, equivale biblicamente parlando, a rifugiarsi sotto la protezione del Faraone per ricevere soccorso e non andare incontro a persecuzioni (Isaia 30:1-3; 31:1). Riguardo a queste però la parola dice:
“Beati voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia. Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli; poiché così hanno perseguitato i profeti che sono stati prima di voi” (Matteo 5:11-12); “Del resto, tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati” (2Timoteo 3:12).
Le ADI sono scese a compromessi con lo Stato. Hanno dovuto infatti innanzi tutto organizzarsi nella maniera in cui gli ha ordinato lo Stato dotandosi di uno Statuto per ottenere prima il riconoscimento giuridico e chiedere poi l’intesa, e ciò ha finito con l’indebolire la Chiesa, la quale è costretta a barcamenarsi tra la Parola di Dio e lo Statuto e il tutto va a danno della Parola. Statuto tra l’altro non reso pubblico dalle ADI. Solo una volta letto ne compresi il motivo, esso infatti è pieno zeppo di regole umane che attaccano la Parola di Dio.
FALSE PROFEZIE
Nelle ADI di Formia ci sono molte false profezie. Molti infatti sono convinti che le profezie vengono date tramite l’interpretazione del parlare in lingue. Ma questo non è vero, perchè Paolo dice chiaramente che “chi parla in altra lingua non parla agli uomini, ma a Dio; poiché nessuno l’intende, ma in ispirito proferisce misteri.” (1Corinzi 14:2). Io mi domandavo: ‘Ma se si interpreta un parlare in lingue (che è rivolto a Dio), perché esso diventa una profezia, ovvero un parlare rivolto agli uomini? La risposta è che la cosiddetta interpretazione del loro ‘messaggio in lingue’ è una falsa profezia. Non a caso al capitolo 22 verso 28 di Ezechiele sta scritto: “E i loro profeti intonacan loro tutto questo con malta che non regge: hanno delle visioni vane, pronostican loro la menzogna, e dicono: – Così parla il Signore, l’Eterno – mentre l’Eterno non ha parlato affatto.” Quando avviene l’interpretazione il parlare in lingue non si può trasformare in profezia infatti Paolo disse: “Perciò, chi parla in altra lingua preghi di poter interpretare; poiché, se prego in altra lingua, ben prega lo spirito mio, ma la mia intelligenza rimane infruttuosa. Che dunque? Io pregherò con lo spirito, ma pregherò anche con l’intelligenza; salmeggerò con lo spirito, ma salmeggerò anche con l’intelligenza. Altrimenti, se tu benedici Iddio soltanto con lo spirito, come potrà colui che occupa il posto del semplice uditore dire ‘Amen’ al tuo rendimento di grazie, poiché non sa quel che tu dici? Quanto a te, certo, tu fai un bel ringraziamento; ma l’altro non è edificato.” (1Corinzi 14:13-17).
Non a caso l’apostolo Paolo al capitolo 12 di 1 Corinzi distingue l’interpretazione dalla profezia infatti sta scritto: “a un altro, profezia; a un altro, il discernimento degli spiriti; a un altro, diversità di lingue, e ad un altro, la interpretazione delle lingue;” (1Corinzi 12:10).
Il PATTO CON DIO MEDIANTE IL BATTESIMO
Nelle ADI sostengono che mediante il battesimo in acqua si fa patto con Dio. Stando alla Bibbia però il battesimo è soltanto la proclamazione del patto che Dio ha fatto con noi scrivendo la Sua legge nel nostro intimo (Ebrei 8:8-12). Egli l’ha scritta nei nostri cuori nel momento in cui ci siamo ravveduti ed abbiamo creduto nel nome di Gesù, in quanto è stato in quel momento che i nostri peccati ci sono stati perdonati (Atti 10:43) e diventiamo figli di Dio (Giovanni 1:12), e quindi membri della famiglia di Dio e del suo popolo. Il battesimo in acqua è “la richiesta di una buona coscienza fatta a Dio” (1 Pietro 3:21) e va amministrato ai credenti subito dopo che hanno creduto, così infatti facevano anticamente gli apostoli e gli altri servitori di Cristo. Dico questo perchè ho notato che nelle ADI fin quando non sono sicuri di avere la tua totale conversione alla loro organizzazione, non acconsentono a battezzarti.
CASA DI DIO FATTA DA MANO D’UOMINI
Nelle ADI molti considerano il locale di Culto come un luogo santo. Spesso il pastore quando parlava del locale di culto nelle preghiere, lo descriveva come ‘la casa di Dio’. Nella Bibbia però è scritto che Dio non abita in templi fatti da mano d’uomo (Atti 7:48-50). La casa di Dio infatti non è una casa fatta di mattoni o pietre (cfr. 1 Pietro 2:5). “La sua casa siamo noi se riteniam ferma sino alla fine la nostra franchezza e il vanto della nostra speranza” (Ebrei 3:6), ed ancora: “Accostandovi a lui, pietra vivente, riprovata bensì dagli uomini ma innanzi a Dio eletta e preziosa, anche voi, come pietre viventi, siete edificati qual casa spirituale, per essere un sacerdozio santo per offrire sacrificî spirituali, accettevoli a Dio per mezzo di Gesù Cristo” (1 Pietro 2:4-5). Dunque come si vede, la casa di Dio è l’assemblea dei riscattati perchè Dio abita in mezzo ad essa e ne ha fatto la Sua dimora (1 Corinzi 6:16; Efesini 2:22).
IL PASSAGGIO DEL CESTINO DELLE OFFERTE
Anche il passaggio del cestino delle offerte non è biblico. Si leggano attentamente il libro degli Atti degli apostoli e tutte le epistole e non si troverà un solo versetto che parli a favore di un passaggio del cestino delle offerte nel locale di culto o in occasione di evangelizzazioni all’aperto. La maniera biblica per raccogliere le offerte dei santi è quella di mettere in un angolo del locale di culto una cassa delle offerte e dire ai credenti che chi è disposto a fare un offerta per l’opera di Dio la deve mettere in quella cassa. Il nostro Signore Gesù e i suoi apostoli dopo avere predicato non facevano passare il cestino delle offerte fra gli uditori sia essi credenti che non credenti.
MODO DI EVANGELIZZARE SBAGLIATO
Leggendo la Bibbia capii che il modo che utilizzavamo nelle ADI per evangelizzare era sbagliato. Infatti anziché annunciare ai peccatori il messaggio che dovevano ravvedersi e convertirsi a Cristo per essere salvati, annunciavamo loro che Gesù li amava.
Il Signore predicava il ravvedimento e non andava in giro a predicare dicendo ‘accettatemi perché io vi amo’. Gesù iniziò a predicare il ravvedimento quando iniziò il suo ministerio infatti sta scritto: “Da quel tempo Gesù cominciò a predicare e a dire: Ravvedetevi, perché il regno de’ cieli è vicino.”(Matteo 4:17 cfr. Marco 1:15). Gesù predicava oltre il ravvedimento anche il giudizio di Dio, infatti disse: “Vi dico; ma se non vi ravvedete, tutti similmente perirete (Luca 13:3). Anche i discepoli del Signore predicavano il ravvedimento, infatti Pietro disse ai Giudei “Ravvedetevi, e ciascun di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per la remission de’ vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo” (Atti 2:38), ed ancora “Ravvedetevi dunque e convertitevi, onde i vostri peccati siano cancellati,”(Atti 3:19). Anche l’apostolo Paolo predicava il ravvedimento infatti affermò: “Ma, prima a que’ di Damasco, poi a Gerusalemme e per tutto il paese della Giudea e ai Gentili, ho annunziato che si ravveggano e si convertano a Dio, facendo opere degne del ravvedimento.” (Atti 26:20) e quando predicava parlava anche dei giudizi di Dio infatti molti quando sentivano parlare Paolo si intimorivano come Felice il governatore, secondo che è scritto: “Ma ragionando Paolo di giustizia, di temperanza e del giudizio a venire, Felice, tutto spaventato, replicò: Per ora vattene.” (Atti 24:25). Loro sì che predicavano la Parola di Dio ai peccatori, e lo facevano con autorità. Oggi invece nelle ADI viene predicato agli uomini il ‘vangelo del miele’, in quanto non viene loro annunziato nè il ravvedimento e neppure il giudizio a venire.
ANDARE ALLA MESSA FUNEBRE
Nelle ADI viene permesso ad un Cristiano di andare ad una messa cattolica in occasione dei funerali di familiari, parenti o conoscenti. La messa però pretende di essere la ripetizione del sacrificio espiatorio di Cristo, e viene celebrata sia per i vivi che per i morti per i loro peccati. Quindi permettere a dei credenti di essere presenti a questa funzione religiosa è molto grave, perché si permette loro di partecipare ad una opera infruttuosa delle tenebre. Ma non sapete voi che la Scrittura afferma: “Non siate dunque loro compagni; perché già eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore. Conducetevi come figliuoli di luce (poiché il frutto della luce consiste in tutto ciò che è bontà e giustizia e verità), esaminando che cosa sia accetto al Signore. poiché egli è disonesto pur di dire le cose che si fanno da costoro in occulto” (Efesini 5:7-12)? Quindi un figliuolo di Dio deve rifiutarsi di partecipare alla messa!
ANDARE AL MARE
Nelle ADI non si fanno scrupoli ad andare al mare. Ma l’andare al mare è una concupiscenza mondana e dunque non può caratterizzare i credenti che sono chiamati a santificarsi e ad astenersi da ogni tipo di iniquità. Noi siamo il tempio dello Spirito Santo (1Corinzi 6:19-20) e dobbiamo possedere il nostro corpo in santità e onore senza scoprirlo pubblicamente perchè Iddio vuole da noi non soltanto una santificazione spirituale ma anche corporale. Paolo dice: “Ciascun di voi sappia possedere il proprio corpo in santità ed onore, non dandosi a passioni di concupiscenza come fanno i pagani i quali non conoscono Iddio;” (1 Tessalonicesi 4:4,5) e continua dicendo “perché il Signore è un vendicatore in tutte queste cose, siccome anche v’abbiamo innanzi detto e protestato. Poiché Iddio ci ha chiamati non a impurità, ma a santificazione. Chi dunque sprezza questi precetti, non sprezza un uomo, ma quell’Iddio, il quale anche vi comunica il dono del suo Santo Spirito.” (1 Tessalonicesi 4:7,8). Andare al mare a mettersi mezzi nudi solo perché lo fanno tutti, significa conformarsi al presente secolo malvagio e dimenticare la chiamata che ci è stata rivolta dal Dio tre volte Santo il quale ci comanda di conservare puri i nostri occhi e non essere d’intoppo al nostro prossimo inducendolo al peccato.
ACCETTANO CHE LA DONNA INSEGNI
Nella Chiesa ADI di Formia, il pastore aveva affidato la scuola domenicale a due donne. Inoltre le sorelle durante la testimonianza si alzavano spiegando la Scrittura o chiedendo domande relative ad essa. Ma come dice la Parola di Dio, la donna non può insegnare e fare tali cose (1Timoteo 2:12-15; 1Corinzi 14:34-35).
L’ORNAMENTO ESTERIORE
Molti nelle ADI, soprattutto tra i giovani, ricercano vestiti alla moda e anche sfarzosi. Quante volte ho visto sorelle vestite con abiti sontuosi a volte con scollatura, con gioielli, anelli e quant’altro; e il pastore è stato quasi sempre zitto riguardo queste cose e non le ha riprese più di tanto!
Ebbene la Bibbia insegna a rigettare tutte queste cose. E’ scritto infatti: “Il vostro ornamento non sia quello esteriore, che consiste nell’intrecciarsi i capelli, nel mettersi addosso gioielli d’oro e nell’indossare belle vesti, ma quello che è intimo e nascosto nel cuore, la purezza incorruttibile di uno spirito dolce e pacifico, che agli occhi di Dio è di gran valore. Così infatti si ornavano una volta le sante donne che speravano in Dio, restando sottomesse ai loro mariti (1Pietro 3:3-5). “Allo stesso modo, le donne si vestano in modo decoroso, con pudore e modestia: non di trecce e d’oro o di perle o di vesti lussuose, ma di opere buone, come si addice a donne che fanno professione di pietà” (1Timoteo 2:9-10). La stessa cosa ovviamente vale per i fratelli i quali sono chiamati anche loro a vestirsi in maniera convenevole, per cui devono bandire i pantaloni stracciati, come anche pantaloncini e altri capi di abbigliamento sconvenienti. Questo abbigliamento va adottato non soltanto nel locale di culto ma anche al di fuori.
METTERE IN VENDITA LE COSE RIGUARDANTI IL REGNO DI DIO
E’ sbagliato commerciare con le cose riguardanti il regno di Dio perché il Signore ci ha detto: ‘Gratuitamente avete ricevuto e gratuitamente date” (Matteo 10:8). Gesù stesso quando vide il commercio che si faceva nella casa del Padre suo, fece una sferza di cordicelle e cacciò tutti fuori perché l’avevano trasformata in una casa di mercato (Giovanni 2:15-17).
CONCLUSIONE
Ci sono altre dottrine e comportamenti nelle ADI del tutto contrari alle Sacre Scritture nonché azioni riprovevoli come ad esempio la manipolazione dei libri di Charles Spurgeon e del Commentario Biblico. Ma ritengo che quelle qui descritte bastano già per capire che questa organizzazione è nemica di Dio. Pertanto volendo io ubbidire solo ed esclusivamente al Signore Iddio Onnipotente e camminare in tutta la sua parola, non potevo più far parte di questa organizzazione e me ne sono separato. Invito tutti coloro che ancora ne fanno parte, ad uscire da essa affinché non diventino partecipi con lei dei suoi peccati. La grazia del Signore sia con voi.
Davide Manarini, agosto 2013
Tratto da : http://giacintobutindaro.org/2013/08/21/la-verita-mi-ha-liberato-dalle-menzogne-delle-adi/