L’Alleanza Evangelica Italiana collabora con il diavolo: ecco in che maniera

aei-liberta-religiosaNota bene: in Italia la cosiddetta libertà religiosa viene proclamata anche dalla Federazione delle Chiese Evangeliche, dalla Federazione delle Chiese Pentecostali, dalle Assemblee di Dio in Italia, ed altre organizzazioni e denominazioni evangeliche, per cui il discorso che faccio sull’AEI vale anche per tutti gli altri che parlano e ragionano come quelli dell’AEI.

 

 

L’Alleanza evangelica italiana (AEI) è un organismo di cooperazione interprotestante italiano. Costituita a Firenze nel 1974, dal 1990 l’AEI ha sede legale a Roma. E’ la diramazione italiana dell’Alleanza evangelica mondiale (WEA), sorta in Inghilterra nel 1846 e che oggi rappresenta oltre 600 milioni di Cristiani Evangelici in tutto il mondo.
Il comitato esecutivo AEI è composto dal presidente Giacomo Ciccone, dal vice-presidente Leonardo De Chirico, e dal segretario generale Gian Piero Marussich. I consiglieri invece sono: per il Distretto Nord-Est, Giuseppe Rizza; per il Distretto Centro-Nord, Ettore Calanchi; per il Distretto Centro e Sardegna, Stefano Bogliolo; per il Distretto Sud-Est, Samuele Russo; per il Distretto Sicilia, Vincenzo Paci.

L’AEI lotta a favore della cosiddetta libertà religiosa per tutti in quanto sostiene che ‘siamo stati creati ad immagine di Dio e pertanto portatori di una libertà originaria’, e che questa lotta sia benefica per la società perchè ‘dove c’è libertà religiosa ci sono le condizioni per un pieno ed equo sviluppo’ (http://www.alleanzaevangelica.org/libertaReligiosa/liberta_religiosa_per_tutti.html). Questo diritto di libertà religiosa – secondo l’AEI – ‘non è solo il diritto di credere alla religione che si preferisce (o di non credere ad alcuna religione). Non è neanche solo il diritto di professare la propria religione, cioè di svolgere tutte le attività lecite attraverso le quali manifestare le proprie convinzioni, ma è anche e soprattutto il diritto di avere pari opportunità per professare la propria religione, cioè di ricevere dallo Stato lo stesso trattamento riservato ai fedeli di tutte le altre religioni’ (http://www.alleanzaevangelica.org/libertaReligiosa/sentenzaCE.html). E quindi l’AEI afferma che la lotta per la libertà religiosa ‘deve vedere gli evangelici sempre in prima fila per il bene di tutti. La libertà religiosa, infatti, è la madre di ogni libertà’ (http://www.alleanzaevangelica.org/libertaReligiosa/liberta_religiosa_per_tutti.html).

Anni fa infatti l’AEI realizzò uno spot in cui Nicola Legrottaglie, calciatore ora in forza al Catania che da anni afferma di essersi convertito a Cristo, diceva:
‘Non aspettare di essere famoso per far sentire la tua voce. Vivi con coraggio la tua identità evangelica, e lotta per la libertà di tutti!’

Giuseppe Rizza, esponente dell’AEI, durante la manifestazione tenutasi a Roma il 19 giugno 2010 in occasione della Marcia per la libertà religiosa e del pluralismo dell’informazione, ha affermato in Piazza Campo dei Fiori: ‘Io posso non essere d’accordo con quello che tu pensi, posso non essere d’accordo con quello che tu credi, però lotterò fino alla fine perchè tu abbia il diritto di dire quello che tu credi e quello che tu pensi’ (http://www.alleanzaevangelica.org/libertaReligiosa/liberta_religiosa_per_tutti.html – video 2, min 25:50).

Inoltre, ‘l’Alleanza Evangelica Italiana esprime il proprio completo appoggio alla “Campagna mondiale per la libertà religiosa e il diritto di credere” lanciata da Porte Aperte, affinché l’assemblea dell’ONU non approvi la risoluzione sulla diffamazione delle religioni. La risoluzione è sostenuta dall’Organization of Islamic Conference (OIC) e, in nome della tolleranza religiosa, condanna ogni critica verso la religione, fornendo in pratica copertura a diversi e pesanti abusi nei confronti delle libertà fondamentali dell’uomo, limitando la libertà di (cambiare) religione e di libera espressione del proprio pensiero. L’AEI invita gli organismi e le rappresentanze nazionali ed europee ad esercitare il loro peso politico per impedire che a livello globale si commetta una grave ingiustizia e incoraggia i cristiani, le agenzie e le chiese a mobilitarsi per sostenere il diritto alla libertà religiosa e il diritto di credere in Italia e ovunque nel mondo’ (http://www.alleanzaevangelica.org/libertaReligiosa/campagna_mondiale_liberta_religiosa.html).
Voglio farvi notare che ‘la libertà di (cambiare) religione’ di cui si parla in questo comunicato, è anche la libertà di un Cristiano di diventare per esempio un Mussulmano, il che significa che l’AEI sostiene che un Cristiano ha il diritto o la libertà di diventare un apostata perchè se uno diventa un Mussulmano abbandona la fede in Gesù Cristo. Nel Manifesto Evangelico del 2008 infatti si legge: ‘Ancora una volta noi siamo per uno spazio pubblico civile e un fattivo rispetto dei diritti di tutti , anche di coloro con cui siamo in disaccordo. Contrariamente a certi leader religiosi medievali e a certi atei contemporanei, secondo cui l’errore non ha diritti, noi rispettiamo il diritto di sbagliare’ (pag. 10 – http://www.alleanzaevangelica.org/attualita/ManifestoEvangelico08%5B1%5D.pdf).

L’AEI dunque in tema di libertà religiosa parla esattamente come la Massoneria, d’altronde l’Alleanza Evangelica Mondiale nacque nel 1846 al quartiere generale della Gran Loggia Unita d’Inghilterra, cioè presso la Freemason Hall di Londra, che è un tempio massonico – il che viene confermato sul sito della WEA – cosa questa che nel 1884 in Italia i Metodisti Episcopaliani, che erano fortemente legati alla Massoneria, facevano conoscere alle Chiese Protestanti in Italia tramite il loro giornale «La Fiaccola» per affermare che ‘il legame tra evangelismo e massoneria non [era] fenomeno solo italiano’ («La Fiaccola», n. 49, 1884, in Marco Novarino ‘Massoneria e Protestantesimo’, in Gian Mario Cazzaniga, Storia d’Italia, Annali, 21, La Massoneria, pag. 279); ed oltre a ciò, uno – anzi secondo alcuni il principale – dei suoi fondatori (Donald Fraser, Thomas Chalmers, pag. 149), vale a dire il teologo scozzese Thomas Chalmers (1780-1847 – fondatore e capo della Chiesa Libera di Scozia sorta nel 1843, nonchè ‘padre’ della ‘gap-theory’), era un massone (William R. Denslow, 10,000 Famous Freemasons from A to J Part One, pag. 196).
Questa libertà infatti è uno dei principi fondamentali della Massoneria a cui i Massoni tengono molto. Sul sito di una loggia massonica in uno scritto dal titolo ‘La Libertà nella Massoneria’ si legge infatti: ‘La Libertà, nel senso profano del termine, è quella che uno Stato illuminato, con le proprie leggi, assicura ai propri cittadini, consentendo di esprimere diverse opinioni politiche, filosofiche, religiose; uno Stato cioè che non impone una sua ideologia, ma anzi garantisce il libero esercizio della libertà di parola, di coscienza, di religione’ (http://www.loggiaguerrazzi665.it/). E per questa libertà i massoni sono chiamati a combattere, in quanto in Morals and Dogma il massone Albert Pike afferma rivolgendosi ai massoni del 32°: ‘Vi hanno insegnato a superare la paura della morte, a dedicarvi alla grande causa della libertà civile e religiosa …’ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2011, Vol. 3, pag. 285 – 32° Sublimi Principi del Real Segreto), e invece rivolgendosi ai massoni del 4° afferma: ‘A editti che vengano dal solo arbitrio di una forza dispotica, contrastanti con la legge di Dio o con la grande legge della natura, contrari ai veri diritti dell’uomo, che violano il diritto del libero pensiero, libera parola, libere coscienze, è legittimo ribellarsi, e sforzarsi di abrogarli’ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione italiana, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2011, Vol. 2, pag. 8 – 4° Maestro Segreto). E tutto ciò perchè nella Massoneria ‘il Massone identifica l’onore della nazione con il proprio onore. Nessun onore più bello si può dare alla propria nazione del difenderla da tutti i nemici delle libertà civili e religiose’ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 81 – 9° Cavaliere Eletto dei Nove). Peraltro, le suddette parole di Giuseppe Rizza non sono altro che le parole del massone Voltaire di cui vanno fierissimi i massoni, infatti su un sito massonico leggiamo: ‘Essere laici significa per la massoneria credere nella libertà di tutti e di ognuno, per un contenitore che rispetti tutte le convinzioni, secondo l’immortale pensiero di Voltaire «non condivido le tue idee, ma difenderò sino alla morte il diritto di propagandarle»’ (http://loggiaheredom1224.blogspot.it/2009/10/eppur-la-nostra-idea-e-solo-idea-damor.html).

La lotta dell’Alleanza Evangelica a favore della cosiddetta libertà religiosa di tutti, non è altro che una lotta a favore dei peccatori e della diffusione delle dottrine di demoni in questa nazione. Le ragioni? Perchè l’AEI affermando che gli uomini sono totalmente liberi, in quanto hanno il libero arbitrio, afferma che gli uomini sono liberi di credere alla menzogna e di agire di conseguenza in base al loro credo, ossia hanno il diritto di credere e diffondere dottrine di demoni, come anche il diritto di fare ciò che è male agli occhi di Dio. Certo, perchè il discorso sulla libertà religiosa che fa l’AEI riguarda anche le sette (come i Testimoni di Geova e i Mormoni), e coloro che professano la religione Induista, quella Buddista, e quella Mussulmana. In altre parole, queste Chiese ritengono che anche costoro sono liberi di credere quello che vogliono e quindi anche di diffondere quello che vogliono.
Come abbiamo visto, questa libertà l’AEI dice che proviene da Dio, in quanto è Dio che ha reso l’uomo libero, dandogli il libero arbitrio. Ma le cose non stanno così come dice l’AEI, perchè gli uomini (dalla caduta di Adamo in avanti) non sono affatto liberi, ma semmai schiavi di Satana che li ha sedotti a credere ogni sorta di menzogne e fargli operare ogni sorta di iniquità, per portarli all’inferno. L’apostolo Paolo infatti chiama il diavolo “quello spirito che opera al presente negli uomini ribelli” (Efesini 2:2). E chi sono gli uomini ribelli se non quelli che amano la menzogna anzichè la verità, e operano il male anzichè il bene, e che quindi diffondono la menzogna? E quindi se costoro sono sotto la potestà di Satana, il padre della menzogna, l’ira di Dio è sopra di essi, e difatti essi sono chiamati dalla Scrittura “figliuoli d’ira” (Efesini 2:3). E perchè l’ira di Dio è su di essi? Perchè Dio odia la menzogna, e la lingua bugiarda, come anche il falso testimone che proferisce menzogne (Proverbi 6:16-19), e tutti gli operatori di iniquità (Salmo 5:5).
Come deve agire dunque la Chiesa di Dio nei riguardi degli uomini ribelli? Deve loro annunziare quello che essi devono fare per essere liberati dalla potestà di Satana e quindi essere riconciliati con Dio. E il messaggio da annunciare loro è “Ravvedetevi e credete all’Evangelo”, lo stesso messaggio quindi che annunciava Gesù ai Giudei, e Paolo ai Gentili. Ma se la Chiesa comincia a dire: ‘Anche quelli che la pensano diversamente da noi, hanno il diritto di credere e professare quello che vogliono’, come potrà pensare di annunziare agli uomini il messaggio che vuole Dio, che ha lo scopo di fargli abbandonare il loro credo e operato sbagliato? Non potrà farlo, e difatti non lo fa, perchè la predicazione del ravvedimento, della conversione dagli idoli muti a Dio, è sparita dai messaggi di evangelizzazione dell’AEI, perchè anche loro ci tengono a dire che non vogliono far cambiare religione o opinione alle persone in quanto rispettano la loro libertà e non vogliono persuaderli del contrario! E siccome che il comando ‘Ravvedetevi’ implica che tu hai ragione e il tuo uditorio ha torto, allora bisogna farlo sparire in nome del rispetto per il libero arbitrio dell’uomo! Vedete dunque come il discorso sulla libertà religiosa che fa l’AEI ha avuto delle nefaste conseguenze anche sulla predicazione ai peccatori. Ecco perchè il messaggio di evangelizzazione che portano quelli dell’AEI non è affatto quello biblico, in quanto è stato adattato alle loro esigenze, altrimenti non potrebbero fare tutti questi discorsi in favore della libertà religiosa che si basano sul cosiddetto libero arbitrio. Si contraddirebbero in maniera evidente, perchè il loro discorso sul libero arbitrio e quindi sulla libertà religiosa andrebbe a cozzare con il messaggio rivolto agli uomini. Comprendete fratelli? Si limitano quindi a dire agli uomini ‘accettate Gesù nel vostro cuore’ ‘aprite il vostro cuore a Gesù’, ‘venite a Gesù’, e tutto questo per dover coprire la loro ribellione, perchè comunque sia devono dare l’apparenza che stanno evangelizzando.
Capite quindi che ci troviamo davanti ad un discorso molto più ampio di quello che sembra, perchè parlando in questa maniera l’AEI non fa altro che aiutare ed approvare quello che i figli del diavolo insegnano e diffondono a loro perdizione. Ci si trova davanti ad una partecipazione dell’AEI ad una opera infruttuosa delle tenebre, perchè dà in un certo modo sostegno a tutti coloro che predicano menzogne, e quindi che contrastano la verità che è in Cristo Gesù. Ci troviamo davanti ad una opera del diavolo mascherata da opera buona a favore dei deboli e delle minoranze.
Fratelli, domandatevi: ‘Ma Gesù era a favore della libertà religiosa e della libertà di pensiero per tutti gli uomini?’ Questa è una domanda che forse a taluni di voi sembrerà strana o magari anche ridicola, ma vi posso assicurare che non è nè strana e neppure ridicola, perchè se crediamo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio questa domanda dobbiamo porcela per capire se quello che fanno quelli dell’AEI e tanti altri Evangelici sia giusto nel cospetto di Dio.
Ora, per rispondere a questa domanda è indispensabile considerare da vicino la predicazione di Gesù Cristo.
Che cosa predicava Gesù agli uomini? Ce lo dice Marco in questa maniera: “Dopo che Giovanni fu messo in prigione, Gesù si recò in Galilea, predicando l’evangelo di Dio e dicendo: Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; ravvedetevi e credete all’evangelo” (Marco 1:14-15).
Dunque la predicazione di Gesù ai peccatori comprendeva due ordini, ossia ‘ravvedetevi’ e ‘credete nel vangelo’. E se Lui ordinava agli uomini di fare queste due cose, pena la perdizione eterna, è evidente che non considerava gli uomini liberi di professare il credo che volevano o la religione che essi volevano, perchè lui ordinava agli uomini di cambiare modo di pensare, in quanto la parola greca per ravvedersi significa letteralmente ‘cambiare mente o idea’.
Ma riflettete: se Gesù ordinava agli uomini di cambiare idea o mente, non credete che egli non li considerava liberi di professare la religione e il pensiero che essi volevano, ma obbligati a credere invece a quello che voleva Dio, cioè al Vangelo?
Ma se questo non vi bastasse, ci sono anche le parole che Gesù rivolse in particolare agli scribi e Farisei, che come voi sapete professavano la religione ebraica, ma con la loro tradizione avevano annullato la Parola di Dio e quindi professavano delle dottrine estranee alla legge di Mosè, che era la legge che Dio aveva donato al popolo di Israele affinchè la osservasse. Che cosa disse Gesù agli scribi e ai Farisei in merito alle idee o dottrine che professavano, insegnandole? Lo troviamo scritto sempre in Marco: “Ma Gesù disse loro: Ben profetò Isaia di voi ipocriti, com’è scritto: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il cuor loro è lontano da me. Ma invano mi rendono il loro culto insegnando dottrine che son precetti d’uomini. Voi, lasciato il comandamento di Dio, state attaccati alla tradizione degli uomini. E diceva loro ancora: Come ben sapete annullare il comandamento di Dio per osservare la tradizione vostra! Mosè infatti ha detto: Onora tuo padre e tua madre; e: Chi maledice padre o madre sia punito di morte; voi, invece, se uno dice a suo padre od a sua madre: Quello con cui potrei assisterti è Corban, (vale a dire, offerta a Dio), non gli permettete più di far cosa alcuna a pro di suo padre o di sua madre; annullando così la parola di Dio con la tradizione che voi vi siete tramandata. E di cose consimili ne fate tante!” (Marco 7:6-13). Ma vi paiono queste le parole di un uomo che sosteneva la libertà di religione e di pensiero per tutti gli uomini? A noi non sembrano parole di un uomo che aveva tali idee, perchè Gesù giudicò e riprese severamente degli uomini perchè insegnavano cose contrarie alla Parola di Dio, e quindi ciò significa che Lui non ammetteva che degli uomini fossero liberi di professare precetti che annullavano la parola dell’Iddio e Padre suo; in altre parole, secondo Gesù gli scribi e i Farisei non avevano il diritto di insegnare dottrine che contrastavano la Parola di Dio.
Ed oltre a Gesù si potrebbe prendere ad esempio anche Giovanni il Battista che predicava anche lui il ravvedimento alle moltitudini, e quindi gli comandava anche lui di ‘cambiare mente’ cioè di abbandonare i pensieri iniqui che albergavano nella loro mente, e di credere in Colui che veniva dietro a Lui, cioè Gesù Cristo. E poi ricordatevi che Giovanni Battista disse ad Erode che si era preso la moglie di suo fratello: “E’ non t’è lecito di tener la moglie di tuo fratello!” (Marco 6:18). Ma vi paiono queste parole di un uomo che era a favore della libertà religiosa e di pensiero per tutti gli uomini? Oggi, da quelli dell’AEI, Giovanni il Battista se fosse ancora in vita, sarebbe dichiarato a tutti gli effetti un fanatico e bigotto legalista, che non si faceva gli affari suoi ma trovava il tempo di giudicare e di criticare gli altri per cose che non lo riguardavano affatto, andando così ad attaccare la libertà personale di altri uomini, che erano liberi di vivere e pensare come meglio credevano nella loro vita, essendo stati dotati anche loro da Dio ‘della grazia del libero arbitrio’!
E il tempo verrebbe meno se dovessi parlare degli apostoli del Signore, come anche dei profeti, che nel parlare da parte di Dio ordinarono agli uomini, con l’autorità datagli da Dio, di abbandonare pensieri e opere malvage, per convertirsi al solo vero Dio.
Quindi, fratelli, questo discorso sulla libertà religiosa che apparentemente sembra innocuo e pure giusto, nasconde una trappola del diavolo, una sua macchinazione, che ha come obbiettivo quello di non far predicare agli uomini quello che Dio comanda che sia loro predicato e nella maniera che Lui vuole cioè con potenza e gran pienezza di convinzione. Ecco perchè dai pulpiti della maggior parte dei pulpiti evangelici non si sente predicare quello che Dio vuole che gli uomini sappiano.
E poi lo ripeto ancora una volta, il discorso a favore della libertà religiosa e di pensiero, è un discorso a favore del diavolo, che è bugiardo e padre della menzogna, perchè ammette che gli uomini siano liberi di professare qualsiasi credo, quindi anche il credo dei Massoni che dice che Gesù è sullo stesso livello di Buddha e di Maometto e che Dio lo si può chiamare in tante maniere ma sempre dio rimane e che la Bibbia è un libro come tanti altri libri cosiddetti sacri quali il Corano; il credo dei Mormoni che per esempio dice che Gesù si sposò con delle donne e che dopo morti l’uomo ha la possibilità di essere salvato; il credo dei Testimoni di Geova che per esempio nega la divinità di Cristo e la vita dopo la morte; e persino l’ateismo, l’agnosticismo, lo gnosticismo, il deismo, l’edonismo e il satanismo, perchè appunto si ritiene l’uomo avente questo diritto. Ma come può Dio avere concesso questo diritto all’uomo, se gli comanda di ravvedersi e di credere al Vangelo? Ce lo spieghino quelli dell’AEI.
Ed aggiungo, come si fa ad affermare che l’uomo ha il diritto di sbagliare o il diritto all’errore? Ossia, come si fa ad affermare che un Cristiano ha il diritto di gettare via la propria fede e di mettersi a credere per esempio nell’Islam? Questo significa difendere il diritto all’apostasia, che è un diritto inesistente, o meglio esiste solo nella mente del diavolo e in quella dei suoi figliuoli, perchè la Scrittura ordina ad ogni seguace di Cristo di non tirarsi indietro, secondo che è scritto: “Guardate, fratelli, che talora non si trovi in alcuno di voi un malvagio cuore incredulo, che vi porti a ritrarvi dall’Iddio vivente; ma esortatevi gli uni gli altri tutti i giorni, finché si può dire: ‘Oggi’, onde nessuno di voi sia indurato per inganno del peccato; poiché siam diventati partecipi di Cristo, a condizione che riteniam ferma sino alla fine la fiducia che avevamo da principio, mentre ci vien detto: Oggi, se udite la sua voce, non indurate i vostri cuori, come nel dì della provocazione” (Ebrei 3:12-15). Secondo l’AEI, invece, un Cristiano ha il diritto di indurare il proprio cuore e di tirarsi indietro, in sostanza ha il diritto di apostatare dalla fede! Quando invece la legge afferma: “Quando sorgerà in mezzo a te un profeta o un sognatore che ti mostri un segno o un prodigio, e il segno o il prodigio di cui t’avrà parlato succeda, ed egli ti dica: ‘Andiamo dietro a dèi stranieri (che tu non hai mai conosciuto) e ad essi serviamo’, tu non darai retta alle parole di quel profeta o di quel sognatore; perché l’Eterno, il vostro Dio, vi mette alla prova per sapere se amate l’Eterno, il vostro Dio, con tutto il vostro cuore e con tutta l’anima vostra. Seguirete l’Eterno, l’Iddio vostro, temerete lui, osserverete i suoi comandamenti, ubbidirete alla sua voce, a lui servirete e vi terrete stretti” (Deuteronomio 13:1-4). Quindi un credente ha il DOVERE di osservare i comandamenti di Dio e di ubbidire alla Sua voce, e non ha il DIRITTO di violare i Suoi comandamenti e di non ascoltare la Sua voce!
Che modo di parlare diabolico hanno quelli dell’AEI! Sicuramente il diavolo è estremamente contento per queste parole diaboliche dell’AEI, che contribuiranno a suo tempo a produrre l’apostasia che deve venire prima del ritorno di Gesù Cristo.
E poi, dico ancora, come si fa a lottare per il diritto di coloro che vogliono sedurre i cristiani e farli apostatare? Già, perchè quando Giuseppe Rizza afferma: ‘Io posso non essere d’accordo con quello che tu pensi, posso non essere d’accordo con quello che tu credi, però lotterò fino alla fine perchè tu abbia il diritto di dire quello che tu credi e quello che tu pensi’, vuol dire proprio questo, cioè che anche se lui non è d’accordo con coloro che hanno idee la cui accettazione significa apostatare dalla fede, lotterà fino alla fine affinché essi possano proclamare quelle diaboliche idee!! Ma cosa diceva la legge a riguardo di coloro che predicavano l’apostasia? “E quel profeta o quel sognatore sarà messo a morte, perché avrà predicato l’apostasia dall’Eterno, dal vostro Dio, che vi ha tratti dal paese d’Egitto e vi ha redenti dalla casa di schiavitù, per spingerti fuori della via per la quale l’Eterno, il tuo Dio, t’ha ordinato di camminare. Così toglierai il male di mezzo a te” (Deuteronomio 13:5). Esortò forse Dio gli Israeliti a difendere il diritto di coloro che incitavano gli Israeliti ad abbandonare Dio per volgersi agli dèi stranieri, perchè essi avevano questo diritto? Non mi pare proprio, perchè ordinò loro di togliere di mezzo coloro che predicavano l’apostasia dall’Eterno.
E cosa disse l’apostolo Paolo a proposito di coloro che insegnavano false dottrine? “… vi son molti ribelli, cianciatori e seduttori di menti, specialmente fra quelli della circoncisione, ai quali bisogna turar la bocca; uomini che sovvertono le case intere, insegnando cose che non dovrebbero, per amor di disonesto guadagno” (Tito 1:10-11). Esortò forse Paolo i santi a lottare a favore del diritto dei cianciatori e dei seduttori di menti affinchè essi potessero diffondere le loro false dottrine? Non mi pare proprio, perchè Paolo ha detto che a costoro BISOGNA TURARE LA BOCCA.
Quindi, con questo modo di parlare e di agire l’AEI manifesta quello che è realmente, nemica della verità e amante delle menzogne. Ah sì, a parole fanno professione di amare la verità, ma nella pratica che cosa fanno per difenderla? Niente, proprio niente, anzi partecipando alla lotta per la libertà religiosa in Italia aiutano a diffondere le menzogne del diavolo e loro si guardano bene dal confutarle e condannarle pubblicamente.
Nell’AEI dunque è entrato il diavolo, lo hanno fatto entrare dalla porta principale come si suol dire e lo difendono pure, e difatti sono numerosi nell’AEI gli ‘avvocati del diavolo’.
Questi hanno sempre una ‘buona parola’ per quelli che professano e diffondono false dottrine, ma anche sempre delle accuse verso coloro che invece riprovano le false dottrine e mettono in guardia i santi da coloro che le diffondono e riprendono severamente quei fratelli che le hanno accettate. Ed una di queste accuse sapete qual è? Che essi fanno l’opera del diavolo, perché accusano i fratelli!
Come si spiega tutto ciò? Perché avviene tutto ciò? Perché in costoro non c’è amore per la verità come neppure per la giustizia e la santità, e quindi non c’è interesse a difendere né la verità, né la giustizia e neppure la santità.
E quindi è evidente che l’opera del diavolo la fanno proprio questi ‘avvocati del diavolo’, i quali dimenticano volontariamente che il fatto che vengano mosse delle accuse a dei fratelli in sé stesso non significa necessariamente parlare da parte del diavolo, perché anche gli apostoli mossero delle accuse contro dei fratelli, ma non per questo diciamo che essi fecero l’opera del diavolo. E questo perché quelle loro accuse erano mosse nel contesto di riprensioni che i fratelli meritavano, e che avevano come scopo quello di indurre al ravvedimento coloro che avevano accettato false dottrine o che si comportavano disordinatamente.
E’ dunque una cosa storta e perversa nel cospetto di Dio questa lotta che l’Alleanza Evangelica promuove. D’altronde, l’AEI professa il Vangelo sociale, che afferma che i Cristiani devono mettersi a fare lotte sociali e politiche con l’obbiettivo di far trionfare nel mondo i principi di libertà, uguaglianza e fratellanza che sono peraltro i principi massonici, e il Vangelo sociale essendo un messaggio storto e perverso produce ragionamenti e comportamenti storti e perversi.
Noi discepoli di Cristo non siamo chiamati a lottare affinché ci sia la libertà religiosa – nel caso essa non ci sia ancora – o per salvaguardarla – se essa esiste di già, perché tale lotta non rientra nella buona guerra che siamo chiamati a combattere. Una tale lotta fa parte della lotta in cui sono impegnati i Massoni, ma non i Cristiani che invece devono guerreggiare affinchè i peccatori ottengano la libertà dal peccato (e per fare questo devono predicargli il ravvedimento oltre che la remissione dei peccati mediante la fede in Cristo) e affinchè quei Cristiani che sono diventati schiavi di quei numerosi falsi ministri del Vangelo che si trovano in mezzo alle Chiese siano liberati dal laccio di questi uccellatori (e per fare questo devono non solo pregare ma anche opporsi ai falsi insegnamenti di costoro confutandoli pubblicamente): questa è la buona guerra che superfluo che vi dica i Massoni aborriscono perchè la considerano una manifestazione di fanatismo e intolleranza verso gli uomini.
Uscite e separatevi dall’AEI, dunque, fratelli, perchè questi dell’AEI stanno collaborando con il diavolo, il padre della menzogna, aiutandolo a diffondere le eresie nel mondo. Ve lo ripeto, fratelli: ‘Uscitevene e separatevene’.

Chi ha orecchi da udire, oda.

Giacinto Butindaro

Tratto da : http://giacintobutindaro.org/2013/07/01/lalleanza-evangelica-italiana-collabora-con-il-diavolo-ecco-in-che-maniera/

 

 

————————————-

rompere_il_silenzio_02Certo, tutto si spiega perfettamente, la predicazione del ravvedimento alle genti è ‘scomparsa’ da parte di taluni, perchè vige ‘il massimo rispetto per le altre religioni’ e ‘la libertà dell’individuo nel credere quello che vuole’. Questo evidentemente perchè costoro dicono di credere nella Parola di Dio, ma in realtà non ci ‘credono’; perchè se ci credessero, se credessero che l’inferno sia REALE e non un invenzione, se credessero che Gesù sia l’UNICA VIA, l’UNICO NOME dato agli uomini per il quale è possibile essere salvati, esorterebbero le genti del continuo a salvarsi da questa perversa generazione. Griderebbero, e invece ‘tutto tace’; ormai in molte chiese vige il motto ‘vivi e lascia vivere’. Questo è tutto l’amore che hanno per la Parola di Dio e per il loro prossimo; si, la Parola di Dio la fanno apparire come una delle tante verità, come una delle tante strade che portano al cielo, e il loro prossimo lo lasciano in balia del diavolo, e non solo, lo aiutano addirittura affinchè lo Stato gli dia la possibilità di poter condividere e divulgare maggiormente le proprie eresie di perdizione. Che tristezza constatare tutto ciò. Ma dov’è finito il discernimento della Chiesa del Signore? Oh Chiesa, svegliati da questo torpore, prima che sia troppo tardi! Ungiti gli occhi con del collirio, imbianca le tue vesti nel sangue dell’Agnello, e predica con forza che SOLO in Cristo vi è salvezza! Grida alle persone che non sono affatto ‘libere’ ma bensì ‘schiave’, si schiave del peccato; e che Dio ha provveduto loro un Salvatore, un Liberatore, nella persona di Cristo Gesù. E a quanti ti diranno che questa sia presunzione, tu di loro che questa è la verità, e che Iddio ha mandato la Chiesa a portare questo messaggio. Il mandato della Massoneria circa la cosiddetta ‘libertà religiosa’, riguarda i massoni, e dunque lasciatelo a loro.

A chi dunque volete ubbidire : alla massoneria o a Cristo?

Salvatore Larizza

 

Kakà si è convertito a Cristo? Ascoltate in questa intervista cosa dice sulla bestemmia

Kakà in questa intervista rilasciata alle Iene dice tra le altre cose che ogni tanto in campo gli capita di bestemmiare, e che in campo non gli dà fastidio sentire le bestemmie dei suoi colleghi, ma fuori dal campo sì. Vi domando: ‘E queste sarebbero parole di un nato di nuovo?’ Giudicate voi, fratelli, da persone intelligenti.

Giacinto Butindaro

Tratto da : http://lanuovavia.org/giacintobutindaro/2010/05/31/kaka-si-e-convertito-a-cristo-ascoltate-in-questa-intervista-cosa-dice-sulla-bestemmia/

Evangelizzare attraverso partite di calcio

In questo video questo missionario (di nome Fabiano Nicodemo) della Chiesa Battista del Brasile in Italia propone di predicare il Vangelo agli italiani attraverso il calcio. Si organizzeranno diversi giochi di calcio nel mese di Maggio 2009 con giocatori degli Atleti di Cristo venuti dal Brasile per raggiungere con Gesú il popolo italiano. La stessa cosa sarà fatta in Albania. Dopo viene richiesta un offerta per la realizzazione di questo evento.
Ormai, il fine giustifica i mezzi per tanti missionari. Anche le mondane concupiscenze vengono dunque utilizzate per evangelizzare.

Giacinto Butindaro

Tratto da : http://lanuovavia.org/giacintobutindaro/2010/07/06/evangelizzare-attraverso-partite-di-calcio/

Nicola Legrottaglie e le preghiere per i morti

Nicola Legrottaglie, noto calciatore di calcio attualmente in forza alla Juventus, che da alcuni anni (a partire dal 2006) testimonia pubblicamente anche sui mass-media della sua fede in Cristo e che frequenta una Chiesa Evangelica di Torino, nel suo libro ‘Ho fatto una promessa’ (che dicono fino ad ora ha venduto 100.000 copie), afferma: ‘Solamente nella preghiera sta la nostra ancora di salvezza. Solo pregando Dio si può davvero ricercare – nell’atto stesso di pregare – una mano che ci venga incontro per sollevarci mentre stiamo cadendo nei momenti più neri e bui della nostra esistenza. Si prega per i morti, certamente, ma si deve pregare anche per i vivi. Per coloro i quali, con dolore, sopravvivono ai loro cari chiamati a lasciare questo mondo’ (Nicola Legrottaglie, Ho fatto una promessa, Edizione Serie Oro Piemme, Marzo 2010, pag. 142 – Grassetto mio).

Ora, queste parole di Nicola Legrottaglie sono un avallo alle preghiere per i morti, perché il fatto che lui dice che si deve pregare ANCHE per i vivi, presuppone che secondo lui si può, o meglio si deve, pregare anche per i morti. Cosa questa che è sbagliata, in quanto la Bibbia ci autorizza a pregare SOLO per i vivi.

Quindi mi è parso doveroso confutare le preghiere per i morti, affinché nessuno di quei credenti che leggeranno questo libro rimanga sedotto da queste parole sbagliate di Nicola Legrottaglie.

Innanzi tutto voglio spiegare brevemente perché esistono le preghiere per i morti nella Chiesa Cattolica Romana. I teologi cattolici romani affermano che pregando per coloro che sono morti, si possano lenire le pene delle anime meritevoli di salvezza che sono nel purgatorio, e si possa pure abbreviare il tempo che ci devono rimanere! Le preghiere per i morti infatti fanno parte del cosiddetto suffragio che è il frutto di queste opere; preghiere, indulgenze, elemosine ed altre opere buone, e sopratutto la Messa, applicato alle anime del Purgatorio. Viene chiamato suffragio, perché suffraga, cioè allieva le pene delle anime del Purgatorio e ne affretta la liberazione. In altre parole, secondo la Chiesa Cattolica Romana con le preghiere, le elemosine, le indulgenze, le opere buone e soprattutto con la messa i Cattolici Romani concorrono a pagare i debiti che le anime dei defunti devono espiare in purgatorio.

Questa dottrina, come potete vedere, é strettamente legata al purgatorio. Essa è stata fabbricata con delle parole attinte dal libro dei Maccabei (uno dei libri apocrifi non ispirati da Dio) che dicono che un certo Giuda Maccabeo assieme ad altri supplicarono Dio di perdonare i peccati di alcuni soldati Giudei caduti in battaglia (cfr. 2 Maccabei 12:41,42), e che questo Giuda fece raccogliere del denaro che mandò a Gerusalemme per fare offrire un sacrificio espiatorio per il peccato di quei morti. A queste parole sono state aggiunte diverse parole dei cosiddetti padri della Chiesa che erano in favore delle preghiere per i morti. Tra queste spiccano quelle di Agostino di Ippona: i Cattolici Romani citano infatti spesso queste parole di Agostino che lui rivolse a Dio per sua madre dopo che questa morì: ‘Rimetti anche Tu a lei i suoi debiti, quelli che contrasse in tanti anni, dopo avere ricevuto l’acqua della salute. Rimettili, o Signore, rimettili, te ne supplico, non entrare in giudizio con essa…’ (Agostino di Ippona, Le Confessioni, Lib. IX, cap. XIII); poi delle altre sue parole con le quali egli dice a Dio di ispirare i suoi servi affinché si ricordino all’altare di sua madre Monica e di suo padre Patrizio, defunti (cfr. Agostino, op. cit., Lib. IX, cap. XIII); e questa sua citazione dal libro La città di Dio che dice: ‘La stessa preghiera della Chiesa o di qualche uomo pio a favore di alcuni defunti è esaudita, ma soltanto per quelli che, rigenerati in Cristo, non hanno condotto nel loro corpo una vita tanto cattiva da essere giudicati indegni di questa misericordia, ma neppure una vita così buona da non avere bisogno di quella misericordia’ (Agostino di Ippona, La Città di Dio, Lib. XXI, cap. 24,2).

Ora passiamo a confutare brevemente le preghiere per i morti. Innanzi tutto diciamo che secondo la Scrittura quando muore un peccatore egli se ne va nel soggiorno dei morti dove c’é un fuoco non attizzato da mano d’uomo e dove c’é il pianto e lo stridore dei denti (Salmo 9:17; Luca 16:19-31). Per lui non c’é più nessuna possibilità di essere salvato; gli rimarrà solo di aspettare il giudizio del gran giorno e la relativa condanna (Apocalisse 20:11-15). Per chi invece muore nel Signore, cioè muore riconciliato con Dio, c’é la gloria, perché l’anima sua si diparte dal corpo e va ad abitare con il Signore lassù nel cielo (2 Corinzi 5:8; Apocalisse 6:9-11). Quindi se l’uomo muore perduto, perduto rimarrà in attesa del giudizio e anche dopo che sarà giudicato, cioè per l’eternità; se invece muore salvato, sarà salvo sia nell’attesa della risurrezione che anche dopo che Dio giudicherà il suo popolo.

Secondo l’insegnamento della Parola di Dio dunque non esistono vie alternative a quella che mena alla perdizione ed a quella che mena alla vita; ma non secondo il catechismo cattolico, infatti per esso esiste, ed é il purgatorio dove secondo loro le anime dei defunti con l’aiuto delle preghiere dei viventi ricevono l’alleviamento delle loro pene e la liberazione da esse per potere accedere al paradiso di Dio. Dunque, stando così le cose alla luce della Parola di Dio, è evidente che le preghiere per i morti non hanno ragione di esistere, e difatti non esistono nella Bibbia.

La Scrittura ci insegna che noi dobbiamo pregare per tutti gli uomini affinché siano salvati, ma questo lo dobbiamo fare mentre essi sono ancora in vita, e non anche dopo che essi sono morti infatti l’apostolo Paolo dice a Timoteo: “Io esorto dunque, prima d’ogni altra cosa, che si facciano supplicazioni, preghiere, intercessioni, ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che sono in autorità, affinché possiamo menare una vita tranquilla e quieta, in ogni pietà e onestà” (1 Timoteo 2:1,2). Paolo stesso in questo ci ha lasciato l’esempio, perché egli pregava per gli increduli affinché fossero salvati secondo che é scritto: “Il desiderio del mio cuore e la mia preghiera a Dio per loro é che siano salvati” (Romani 10:1), ma le sue preghiere egli le rivolgeva a Dio solo per coloro che erano ancora in vita. E questo perché lui sapeva che sarebbe stato del tutto inutile pregare per la salvezza dei peccatori morti, perché non credeva all’esistenza di un purgatorio nell’aldilà da dove le anime con l’aiuto delle sue preghiere avrebbero potuto passare in paradiso.

Anche per quanto riguarda i credenti la Scrittura ci insegna che noi dobbiamo pregare per loro mentre sono in vita, perché una volta che sono morti noi con le nostre preghiere in loro favore non possiamo fare alcunché in loro favore. Il Figliuol di Dio nei giorni della sua carne pregò per i vivi, e così anche gli apostoli dopo di lui. Vi sono molte Scritture che lo confermano; perciò pure noi dobbiamo pregare per i nostri fratelli solo mentre essi sono in vita, e non anche dopo che sono morti perché in cielo essi non hanno punto più bisogno delle nostre preghiere.

Dunque, state molto attenti voi che leggete questo libro di Nicola Legrottaglie perché in esso c’è del lievito da cui vi dovete guardare.

Giacinto Butindaro

Tratto da : http://lanuovavia.org/giacintobutindaro/2010/06/02/nicola-legrottaglie-e-le-preghiere-per-i-morti/