Continuerò a confutarli

blog-seduttoriCon la grazia che Dio mi ha concesso, continuerò a confutare coloro che mescolano la menzogna con la verità, perché il loro proposito è sedurre i santi del Signore e sfruttarli. E ho questa fiducia nel Signore, che Egli libererà tante altre anime dalla grinfie di questi seduttori di menti. A Dio sia la gloria in Cristo Gesù ora e in eterno.

Giacinto Butindaro

Tratto da : http://giacintobutindaro.org/2015/11/16/continuero-a-confutarli/

Risvegliati chiesa, e Cristo t’inonderà di luce

chiesa dormienteLa chiesa, oggi più che mai, appare apatica, svigorita, spenta. Il suo messaggio privo di forza, di potenza, di vita.

Salvatore Larizza

Pastori corrotti

Una delle piaghe che affliggeva il popolo di Dio ai giorni dei profeti era la presenza di pastori corrotti, che oltre a corrompersi loro stessi facevano corrompere il popolo. E difatti Dio tante volte tramite i suoi profeti denunciò il loro comportamento malvagio e i gravi danni che essi causavano al suo popolo. Qui di seguito ecco alcune delle parole che l’Iddio Onnipotente pronunciò contro di loro.

Dio disse tramite il profeta Isaia: “I guardiani d’Israele son tutti ciechi, senza intelligenza; son tutti de’ cani muti, incapaci d’abbaiare; sognano, stanno sdraiati, amano sonnecchiare. Son cani ingordi, che non sanno cosa sia l’esser satolli; son dei pastori che non capiscono nulla; son tutti vòlti alla loro propria via, ognuno mira al proprio interesse, dal primo all’ultimo. ‘Venite’, dicono, ‘io andrò a cercare del vino, e c’inebrieremo di bevande forti! E il giorno di domani sarà come questo, anzi sarà più grandioso ancora!’ ….. O popolo mio, quei che ti guidano ti sviano, e distruggono il sentiero per cui devi passare!” (Isaia 56:10-12; 3:12), e tramite Geremia: “Molti pastori guastano la mia vigna, calpestano la porzione che m’è toccata, riducono la mia deliziosa porzione in un deserto desolato …. i pastori mi sono stati infedeli …. Le mie tende son guaste, e tutto il mio cordame è rotto; i miei figliuoli sono andati lungi da me e non sono più; non v’è più alcuno che stenda la mia tenda, che drizzi i miei padiglioni. Perché i pastori sono stati stupidi, e non hanno cercato l’Eterno; perciò non hanno prosperato, e tutto il loro gregge è stato disperso. …. Il mio popolo era un gregge di pecore smarrite; i loro pastori le aveano sviate, sui monti dell’infedeltà;” (Geremia 12:10; 2:8; 10:20-21; 50:6), e tramite Ezechiele: “Guai ai pastori d’Israele, che non han fatto se non pascer se stessi! Non è forse il gregge quello che i pastori debbon pascere? Voi mangiate il latte, vi vestite della lana, ammazzate ciò ch’è ingrassato, ma non pascete il gregge. Voi non avete fortificato le pecore deboli, non avete guarito la malata, non avete fasciato quella ch’era ferita, non avete ricondotto la smarrita, non avete cercato la perduta, ma avete dominato su loro con violenza e con asprezza. Ed esse, per mancanza di pastore, si sono disperse, son diventate pasto a tutte le fiere dei campi, e si sono disperse. Le mie pecore vanno errando per tutti i monti e per ogni alto colle; le mie pecore si disperdono su tutta la faccia del paese, e non v’è alcuno che ne domandi, alcuno che le cerchi!” (Ezechiele 34:2-6)

In questi ultimi termini dei tempi, questa medesima piaga affligge la Chiesa dell’Iddio vivente sparsa sulla faccia della terra, perché tanti conduttori di Chiese Evangeliche si sono corrotti e stanno guastando la vigna di Dio.

Ora vi traccerò brevemente il loro carattere e i loro comportamenti, affinché li possiate riconoscere.

Insegnano tante cose contrarie alla sana dottrina. Alcuni di questi loro falsi insegnamenti: Dio vuole che noi siamo ricchi materialmente (e per ottenere questa prosperità si deve dare la decima e chi non la dà è un ladro); Dio si aspetta da noi che entriamo in politica per metterci a governare sul mondo; la donna può insegnare e quindi può fare il pastore; la donna non si deve velare il capo quando prega o profetizza, e si può vestire come vuole perché ‘Dio guarda al cuore’; ogni tipo di musica va bene per adorare il Signore; ci possiamo divertire come fanno quelli del mondo; Dio non ci punisce e non ci castiga perché è amore; possiamo mangiare il sangue, le cose sacrificate agli idoli, e le cose soffocate; i divorziati possono risposarsi senza per questo commettere adulterio; il battesimo con lo Spirito Santo non è affatto seguito dal parlare in lingue come ai giorni degli apostoli e quindi il parlare in lingue odierno è dal diavolo, e il tempo in cui Dio distribuiva i suoi doni miracolosi è terminato con la morte degli apostoli; chi accusa i pastori di fare delle cose sbagliate o di insegnare delle dottrine false, quand’anche lo dimostrasse, non è da Dio ma da Satana.

Non conoscono le Scritture. Quantunque predicano e citano qualche passo della Scrittura e fanno dei discorsi, non conoscono le Scritture, infatti non conoscono le dottrine della Bibbia, e per capire questo basta prenderli in un momento qualsiasi fuori dal locale di culto per chiedergli di spiegarti una dottrina biblica e vedere come ti rispondono. Quando non ti dicono che non hanno tempo e che se ne parla un’altra volta, ti dicono che non sono cose importanti, o che capirai certe cose più avanti, o ti spiegano le cose al contrario o in maniera distorta, per cui invece di toglierti la confusione dalla mente te l’aumentano.

Non sono attaccati alla Parola di Dio, e difatti non sono capaci di esortare nella sana dottrina e di convincere i contradditori. Ma mascherano questo loro non attaccamento alla Parola con parole come ‘Non voglio fare polemica, io mi limito a parlare di Gesù’ o ‘Io non sono un teologo’ ecc. La realtà è che a costoro la dottrina di Dio non interessa.

I sermoni che portano sono copiati da altri, e loro sono bravi a recitarli dietro il pulpito. Quando riescono da loro stessi ad imbastire dei sermoni non hanno né capo né coda, sono incomprensibili, contorti, e confusi. E questo perché costoro sono nuvole senz’acqua.
Sanno intrattenere le capre: battute, barzellette, e altre cose sconvenienti, sono infatti presenti nei loro aridi discorsi. Hanno un parlare dolce e lusinghevole con il quale adescano le anime instabili.

Quando evangelizzano parlano solo ed esclusivamente dell’amore di Dio, e mai del giudizio a venire sui peccatori che si manifesterà anche facendoli scendere nelle fiamme dell’inferno dopo la morte, e il loro messaggio non è ‘Ravvedetevi e credete al Vangelo’, ma ‘Accettate Gesù e risolverà ogni vostro problema’. Non devono spaventare chi li ascolta, e quindi adottano questo parlare. E poi molti di loro non ci credono neppure all’esistenza del fuoco all’inferno, ecco perché non ne parlano mai.

E oltre a ciò adottano tecniche di evangelizzazione (quali scene teatrali, mimi, pupazzi, ecc.) che nulla hanno a che fare con la Parola di Dio.

Sanno – da qui mi riferisco solo a pastori pentecostali – abilmente suggestionare le persone, inducendole a proferire parole incomprensibili per far credere che hanno ricevuto il battesimo con lo Spirito Santo con l’evidenza del parlare in lingue, come anche a fargli confessare di essere state guarite quando invece sono ancora malate.

Buttano a terra le persone in svariate maniere, volendo far credere in questa maniera che Dio è con loro e che quella è la manifestazione dello Spirito che accompagna la loro predicazione. Oltre a ciò si mettono a ridere e a far ridere in maniera incontrollata, e dicono che quella è la gioia del Signore che sgorga dal loro ventre; ma in effetti si tratta solo della follia che hanno nel cuore.

Fanno profezie false e predicono grandi risvegli.

Dicono che Dio sta facendo una cosa nuova, e questa cosa nuova sarebbe praticamente che Dio sta spingendo i suoi figliuoli a trasgredire certi suoi comandamenti del Nuovo Testamento (il comandamento sul velo per le donne, il comandamento che vieta alla donna di insegnare, il comandamento sull’ornamento esteriore verecondo e modesto della donna, quello che vieta le seconde nozze ai divorziati, ed il comandamento a rinunciare alle mondane concupiscenze, per citarne solo alcuni). La verità è che Satana si sta usando di costoro per fare una cosa vecchia.

Con le loro false profezie promettono benedizioni ai ribelli, e minacciano i timorati di Dio che vengono addirittura chiamati incirconcisi. Una delle loro caratteristiche è di parlare male di coloro che si santificano veramente, che sono oggetto delle loro battute e barzellette; e di parlare invece bene di coloro che si conformano al mondo e con la loro condotta scandalosa sono di intoppo a molti.
Sono amici di gente che non teme Dio, con i quali fanno spesso degli affari. Questi loro amici spesso hanno il titolo di ‘apostoli’, e ‘profeti’, ma sono solo impostori che con le loro menzogne aiutano questi pastori corrotti a farsi rispettare – fino a qui mi riferisco solo a pastori pentecostali.

Introducono nelle Chiese cosiddette danze di adorazione e profetiche con danzatrici sensuali e provocanti, e veri e propri balli di gruppo, come anche scene teatrali, mimi, e pupazzi, ed altre cose sconvenienti, per far divertire e intrattenere. Il loro messaggio è ‘il popolo di Dio deve gioire’, ma in effetti vogliono dire che deve divertirsi.

Non sono un esempio di santità nella loro condotta (assieme alle loro famiglie): sono infatti maneschi, violenti, doppi nel parlare, amanti del denaro infatti stanno continuamente a chiedere denaro usando i pretesti più svariati, hanno un cuore esercitato alla cupidigia che brama impossessarsi dei beni altrui e questo fanno con ogni sorta di frode quando gli si presenta l’occasione, sono ingiusti perché invece di ammonire i disordinati ammoniscono chi riprova il disordine, volgari nel loro linguaggio (ti dicono tranquillamente delle parolacce in privato), dicono male delle dignità, sono amanti del lusso infatti ricercano le cose alte, e dei piaceri della vita infatti si vanno a divertire come i pagani, e c’è anche chi è dato alla fornicazione o a peccati contro natura.

Non sono un esempio di santità perchè non amano la santità nella casa di Dio, e quindi tollerano ogni forma di male: divertimenti, piaceri della vita, giochi d’azzardo, vesti femminili indecenti, musica moderna, scene teatrali, mimi, clowns, pupazzi, parlare volgare, e pressoché ogni peccato, tra cui la fornicazione, l’adulterio, l’omosessualità, l’aborto e così via. E difatti non li sentite mai predicare contro queste cose. Qual’è ragione? Non amano la santità, eppure la Bibbia dice che la santità si addice alla casa di Dio.

Sono superbi e arroganti, e infatti signoreggiano il popolo di Dio. Sono quasi inavvicinabili. Cercano di mantenere una certa distanza tra loro e le pecore. E’ pressoché impossibile essere visitati da loro, anche quando sei malato, e questo perché per loro sei un numero e non una pecora del Signore di cui prendersi cura. Se gli fai una minima osservazione giusta, o li correggi, ti cominciano a disprezzare e mettono tutti contro di te. E naturalmente ti diffamano. Sono persone che non amano la correzione, e questo perché sono degli insensati.

Sono capaci di minacciarti fisicamente, e di metterti le mani addosso all’occorrenza.

Sono ecumenici, alcuni apertamente altri sotto sotto.

Amano e praticano la menzogna. Oggi dicono una cosa, domani un’altra, e se glielo fai notare ti dicono che tu hai capito male. Dicono svariate menzogne per coprire i loro misfatti e i loro affari.

Arrivano a cacciare dalla comunità coloro che si santificano, mentre si tengono stretti i fornicatori, gli adulteri, gli omosessuali, i ladri, i bugiardi, e altri che si comportano in maniera indegna.

“Guai ai pastori che distruggono e disperdono il gregge del mio pascolo! dice l’Eterno” (Geremia 23:1).

Chi ha orecchi da udire oda

Giacinto Butindaro

Tratto da : http://lanuovavia.org/giacintobutindaro/2010/07/16/pastori-corrotti/

Gilberto Perri: un uomo da cui ritirarsi immediatamente

Fratelli nel Signore, voglio che sappiate che Gilberto Perri, pastore della Chiesa ‘Gesù Cristo è il Signore’ di Gallico (RC), insegna delle eresie e delle pratiche superstiziose e antiscritturali.

Gilberto Perri infatti

rigetta la dottrina della Trinità, in quanto insegna che il Padre, il Figliuolo e lo Spirito Santo non sono Tre persone divine, ma tre nature divine: ‘Dio è uno, ma ha tre nature: spirito, anima e corpo. La Bibbia ci insegna che nella natura trina di Dio e dell’uomo, due nature possono parlare con una. Alleluia. Io posso parlare alla mia anima, il mio spirito e il mio corpo possono parlare alla mia anima. Come Gesù è lo spirito di Gesù, perché Gesù è nato ripieno dello Spirito Santo, parlava al Padre. Così non ci stanno tre dii, e il cristianesimo non è una Trinità di dèi. Perché quando si dice Trinità si indicano tre dii, ma quando si parla di un unico Dio con tre nature diverse si dice che Dio è trino non trinitario, cioè ha tre nature. Sbagliano i cattolici quando dicono che c’è Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo; e sbagliano pure gli Evangelici se dicono questo. Altri s’affaticano a dimostrare che Gesù è Dio, che il Padre è Dio, che lo Spirito Santo è Dio, e c’è una dottrina che dice: sono tre persone uguali e distinte, e io non sono d’accordo perché io un giorno fui fatto a immagine e somiglianza di Dio.’

– insegna che noi abbiamo il potere di Dio di rimettere tutti i peccati al nostro prossimo, e difatti lui ‘rimette’ pubblicamente a tutti i membri della Chiesa tutti i loro peccati (un po’ come fanno i preti ma senza richiedere la confessione dei peccati): ‘Noi pastori abbiamo il compito di perdonare, non di conoscere i peccati. Tu mi vuoi raccontare i tuoi peccati? Non li voglio conoscere. Io voglio solo perdonare. E’ un problema? Ansie, angosce, delusioni,… io perdono i tuoi peccati nel nome di Gesù Cristo. Lui ha detto: ‘Andate e perdonate i peccati’. Gli evangelici hanno detto: ‘Non se pò fà’. Noi cristiani diciamo: ‘Se pò fà’. Allora siete cattolici! Un simo cattolici. Se pò fà, l’ha detto Gesù. ‘Pace a voi! Come il Padre mi ha mandato, anch’io mando voi. E detto questo, soffiò su di loro e disse: Ricevete lo Spirito Santo. A chi voi perdonerete i peccati, voi che avete ricevuto lo Spirito Santo, voi a chi perdonerete i peccati, quei peccati saranno perdonati’. Dice,sì, ma quel peccato di adulterio non me lo perdonerà Dio, quel peccato di aborto non me lo perdonerà Dio, quel peccato di omicidio non me lo perdonerà Dio, … ma chiedilo a Dio perché Dio ti perdona e vai da un santo fratello che ha il ministerio e digli: Fratello ho un problema col peccato. Perdonami i peccati. …Ti riconosco un ministerio, perdonami i peccati’.

insegna che la Chiesa ha il comando da parte di Cristo di entrare in politica per ambire a governare città, nazioni e il mondo, per instaurare il Regno di Dio sulla terra, nell’attesa del ritorno di Cristo (e difatti lui è il fondatore del movimento socio-politico PA.C.E): ‘L’evangelo attualmente predicato, si limita alla prima parte, la persona viene liberata dalla condanna eterna, sanata, consolata, le viene data la speranza del futuro, ecc. ma poiché si mette a fuoco solo una terza parte del suo proposito, quando si chiede alla persona di compiere la sua funzione principale di essere luce del mondo e sale della terra, questa manifesta un’incapacità di sopportare questo “peso” e si “affloscia” sotto il gravoso e grande compito. Pertanto, per potere “riempire la terra con l’evangelo”, è necessario ampliare la visione e riconoscere la necessità di influenzare l’uomo e le istituzioni che regolano, influenzano e dettano la sua condotta di vita, il senso dei valori e la ragione di essere, come la scuola, la politica, le arti, i commerci, ecc. Questo richiede che noi capiamo che dal principio Dio desiderava che l’uomo signoreggiasse con Lui, e questo continua ad essere il suo piano, ma il diavolo astutamente ha velato la Chiesa affinché limitasse questo “regnare con Cristo” al futuro, nel cielo, e si occupasse di un solo aspetto dell’evangelo, trascurando le altre due. Il modo più astuto con il quale opera il diavolo, è prendere una verità di Dio, presentandola all’uomo distorta affinché egli la identifichi come diabolica, e così quando viene proposta la verità di Dio, la respinge considerandola mondana e diabolica. Considerare per esempio il sesso, la musica, le arti, sono tutte creazioni di Dio, di conseguenza pure, sante e buone in origine, ma poiché il concetto che predomina su di loro è quello distorto ed adulterato, la Chiesa considera scorretto persino insegnare su queste cose in forma chiara ed aperta, come invece fa con altri argomenti che vengono considerati “spirituali”. Mentre il proposito dell’evangelo del regno è RESTAURARE il valore, il significato ed il motivo di essere tutto questo, l’attuale attitudine della maggioranza della Chiesa è quella di evitare di toccare questi argomenti come se fossero tabù o qualcosa di simile, in questo modo, al posto di capire il disegno di Dio e di godere dei benefici che Egli ha stabilito attraverso di questi, li si contraddice, come nemici, e si segnalano come mali. Lo stesso è successo con le istituzioni di governo, come vedremo nel capitolo seguente, pertanto è necessario ritornare al concetto di governare con Dio, come è stato ed è il Suo piano, su tutte le cose’ (Gilberto Perri, Il regno di Dio ed i cristiani d’Italia, – Versione elettronica in formato doc – pag. 20-21),

insegna e pratica l’ecumenismo con la Chiesa Cattolica Romana.

insegna e pratica il battesimo per i morti: ‘Voi sapete che a Cettina è morta la mamma …Signore benedici la mamma di nostra sorella. E noi sappiamo, Cettina, che se lei non si è battezzata tu ti puoi battezzare per lei. Dice la Bibbia noi ci possiamo battezzare per i nostri morti. Sarò crocifisso pure per questo che dico, ma siccome è scritto. Del resto il nostro Signore Gesù Cristo è stato crocifisso per quello che ha detto, che era scritto’.

insegna che i morti pregano per i vivi.

insegna che quando ci si deve purificare da qualche contaminazione di carne o di spirito ci si deve immergere in una vasca di acqua calda dove devono essere messe sette gocce di olio nel nome di Gesù Cristo, e dire: ‘Signore, purificami da ogni contaminazione di carne e di spirito’. Mentre quando si vuole essere guariti da qualche malattia o liberati dall’oppressione di demoni bisogna riempire una bacinella d’acqua e metterci sette gocce di olio nel nome di Gesù Cristo e tenere i piedi immersi in essa lodando il Signore per dieci minuti.

insegna che Gesù ritornerà entro il 2013 o il 2018: ‘Io dico che i tempi del ritorno e i tempi della conclusione scattano dall’anno ’73 (1973). Una generazione conta intorno 40-45 anni. Se sommate 73 e 40 andiamo a 113, e 5 possibili in più sono 118. Ovvero entro il 2013 o entro il 2018 il Signore ritorna. Comunque noi siamo nella generazione dove in ogni istante è possibile il ritorno del Signore’.

insegna che dobbiamo prendere a calci in c. …. sia Satana che quelli che non onorano Dio: ‘Satana è un seduttore, piano piano, piano piano, piano piano, piano piano, se non ti può pigliare subito. Non ti molla, tranne che non lo pigli a calci in c….. perché il Signore ha detto: Resistete al diavolo e fuggirà via da voi. Non mettete a rischio la vostra vita, scegliete uno solo a cui credere, e se i vostri padri umani, terreni, e i vostri amici, non onorano Dio pigliate anche quelli a calci in c. …’.

insegna che i propri nemici vanno maledetti e non benedetti.

insegna che si può pregare pure per la partita di calcio.

insegna che se un Cristiano si ammazza andrà lo stesso in cielo.

si definisce ‘Gilberto Cristo’.

pratica l’unzione della bara in occasione dei funerali.

usa un parlare volgare e scurrile anche quando predica (se poi volete vedere come parlano i suoi seguaci e conoscerli meglio andate sul loro blog).

si fa il segno della croce.

Egli è dunque un uomo da cui bisogna ritirarsi. E difatti questo è quello che hanno fatto molti. Purtroppo però non tutti, infatti ci sono ancora parecchi pastori o predicatori evangelici che gli sono amici o collaborano con lui in qualche progetto o lo vanno a visitare e predicano in seno alla comunità di Gallico.

Tra costoro vi segnalo i seguenti:

Lirio Porrello, pastore della Chiesa ‘la Parola della grazia’ di Palermo e presidente del movimento di Chiese che porta lo stesso nome.

Stefano Bogliolo, pastore della Chiesa Evangelica Cristiana di Torre Angela (ROMA), che è l’attuale Presidente degli Incontri Pastorali del Lazio (IPL) – che è una comunione di molte chiese pentecostali libere, fra cui quelle che fanno capo alle Chiese apostoliche e alla Chiesa Evangelica Internazionale.

Ottavio Prato, pastore della Chiesa ‘Gesù Cristo è il Signore’ di Catania. Consigliere effettivo della Federazione delle Chiese Pentecostali.

Filippo Wiles, fondatore dell’opera Gesù Cristo è il Signore, in Catania. Ha predicato svariate volte a Gallico.

Claudio Zappalà, pastore pentecostale della Chiesa Cristiana evangelica di Sonnino (Latina), e fondatore delle seguenti chiese: Chiesa di Aosta (Ao), Chiesa Isola di Ponza (Lt), Chiesa Formia (Lt). E’ dato alla politica anche lui, come anche all’ecumenismo.

Vittorio Fiorese, Direttore della tenda “Cristo è la Risposta 2”. E’ un sociologo delle religioni e recentemente ha scritto un libro su “Le possibilità di un risveglio in Italia”. Il 6 Ottobre 2009 ha predicato a Gallico in seno alla Chiesa presieduta da Perri, e in quella circostanza ebbe a dire: ‘Ringraziamo Dio veramente. Anch’io conosco Gilberto da tanti anni, e ogni volta che torno, sono veramente sorpreso di vedere il peso che lui ha di esprimere l’Evangelo non solo attraverso il ministerio della Parola ma attraverso quelle opere sociali dove veramente Dio gli ha dato un unzione potente e credo che la vostra chiesa, anche nelle diramazioni dell’associazione IPF è veramente un modello di riferimento nella nostra nazione. Che Dio possa alzarvi sempre di più e darvi sapienza’. A proposito dell’attitudine dei credenti che sono sotto la tenda, queste sono alcune parole di uno di loro che in data 5/10/2008 ha fatto visita assieme ad altri della tenda alla Chiesa di Gallico: ‘Grazie dell’invito, e pace a tutti voi. Per noi è sempre una gioia essere presenti nelle varie comunità dei vari territori dove noi mettiamo la tenda. E non lo dico per parola di circostanze, ma perché una realtà di fatto. Io ho sentito molto parlare di questa chiesa, del vostro pastore. Ho sentito molto parlare in bene, però come già è anche stato sottolineato dal pastore, c’è anche la mala lingua. Però noi non siamo chiamati a guardare a questi aspetti, ma siamo chiamati – come diceva giustamente il vostro pastore – a guardare il fine, quello di portare l’Vangelo, il Regno di Dio, a tutte le creature ….’!!!!

Alla luce di ciò dunque, fratelli che in una maniera o nell’altra avete a che fare con questi pastori e predicatori e con gli altri che non ho menzionato che possono essere visti qua http://www.pacetv.it/altri.htm (non escludo però che dagli altri pastori e predicatori da me non menzionati e che sono andati in visita a Gallico possano essercene alcuni che avendo visto che Perri si è sviato si sono ritirati da lui), vi esorto a ritirarvi pure da costoro, perché tramite la loro collaborazione con Perri sono di scandalo a tutti coloro che conoscono gli insegnamenti falsi, le pratiche superstiziose e il linguaggio volgare di Gilberto Perri. Sappiate che tutti coloro che in una maniera o nell’altra collaborano con Perri e gli sono amici non mettono in pratica un importante comando dato dall’apostolo Paolo, che è il seguente: “Or io v’esorto, fratelli, tenete d’occhio quelli che fomentano le dissensioni e gli scandali contro l’insegnamento che avete ricevuto, e ritiratevi da loro. Poiché quei tali non servono al nostro Signor Gesù Cristo, ma al proprio ventre; e con dolce e lusinghiero parlare seducono il cuore de’ semplici” (Romani 16:17-18). Non importa quali siano le ragioni che essi adducono per giustificare il loro comportamento, sappiate che essi sono dei ribelli, non mettono in pratica quella che è la volontà di Dio in questi casi, e con la loro condotta – lo ripeto – sono di intoppo a tanti. Ma d’altronde, chi decide di continuare a camminare o collaborare con Perri, dopo avere saputo ciò che lui insegna e fa, non fa che confermare che “come nell’acqua il viso risponde al viso, così il cuor dell’uomo risponde al cuore dell’uomo” (Proverbi 27:19), e difatti i pastori summenzionati condividono con Perri la ‘teologia del dominio’, e alcuni di essi pure lo spirito ecumenico, e forse anche altre cose (di cui però non sono a conoscenza).

La grazia del Signore Gesù Cristo sia con coloro che lo amano con purità incorrotta.

Giacinto Butindaro

Tratto da : http://lanuovavia.org/giacintobutindaro/2010/06/14/gilberto-perri-un-uomo-da-cui-ritirarsi-immediatamente/

Contro il G12

Introduzione

Il G12, o la visione del G12 come la chiamano i suoi sostenitori, è un modo di organizzare la Chiesa locale, che Dio alla fine del 1991 avrebbe rivelato a César Castellanos, pastore della Missione Carismatica Internazionale di Bogotà, Colombia, ‘che può trasformare la chiesa in tutto il mondo per compiere la chiamata di Cristo per la nostra generazione’, in quanto ‘la visione del G12 è il modo più efficace per equipaggiare il corpo di Cristo in tutto il mondo. Il suo scopo è di vedere ogni membro del corpo di Cristo che serve il Signore e compie la sua chiamata di fare, maturare, mobilitare e discepolare in tutte le nazioni’. Discepolare significa portare tutte le nazioni sotto la signoria di Cristo (cioè sotto un governo religioso mondiale presieduto da apostoli e profeti), per cui la Chiesa deve aderire alla teologia del dominio ed entrare nella politica. Ecco perché César Castellanos nel 1998 è diventato membro della Casa dei Rappresentanti della Colombia, e sua moglie è stata membro del Senato della Colombia dal 1992 al 1994.

Castellanos avrebbe gridato al Signore, ‘Signore, ho bisogno di qualcosa che acceleri la crescita’, e Dio gli avrebbe mostrato ‘che gli mancava qualcosa, quello che è ora chiamato il G12’, che si basa sul ministerio di Gesù. ‘Le moltitudini lo seguivano, ma non istruiva le moltitudini. Egli istruì solo 12, e tutto ciò che faceva con le moltitudini serviva allo scopo di insegnare ai 12’. Dunque, siccome Gesù scelse 12 per raggiungere le moltitudini, e stette con quei 12 permanentemente, finchè furono pronti e li rilasciò, gli diede autorità e gli diede potenza per discepolare le nazioni, ‘la chiamata è di trovare i 12 e di riprodurre il carattere di Cristo in loro’. Ecco cosa ha detto Castellanos: ‘Ho sentito la voce dello Spirito Santo, profondamente nel mio cuore. Mi disse, che se avessi preparato dodici persone, riproducendo in loro il carattere di Cristo in me, e ognuno di loro avesse fatto lo stesso con altri dodici, la continuazione del processo, con ogni gruppo di dodici che trasferisce in altri quello che riceve, porterebbe ad una crescita mai avuta prima nella chiesa’. E questo perché il modello dei 12 è sempre stato nel cuore di Dio, il numero dodici è simbolo di governo: alla creazione Dio stabilì dodici mesi per governare ogni anno, persino i giorni sono governati da periodi di dodici ore ognuno, e per il popolo d’Israele Dio stabilì dodici tribù, e il re Salomone elesse dodici governatori.

Ogni Chiesa locale dunque, deve avere delle cellule guidate ognuna da un ‘leader’, cellule che sono dei piccoli gruppi di persone che s’incontrano settimanalmente allo scopo di discepolarsi e di raggiungere i non credenti. Quando poi i membri della cellula diventano anche loro dei ‘leaders’, allora la cellula dà vita a nuove cellule, cosicchè ‘tutti sono ministrati e tutti diventano dei ministri’. Quando tutti i membri della cellula iniziale hanno iniziato la loro cellula, la cellula iniziale diventa un gruppo di G12.

La scala del successo è la seguente: vincere, consolidare, discepolare e mandare. Il processo di consolidamento è centrale al successo della strategia del G12, e al centro di questo processo c’è l’esperienza dell’incontro che prevede per il neo credente la rottura delle maledizioni generazionali. Che cosa sono queste maledizioni? Le maledizioni generazionali sono dei giudizi che sono trasmessi all’individuo a motivo di peccati commessi sia da lui che da membri della sua famiglia durante un certo numero di generazioni. Essi portano nella vita della persona non solo giudizio ma anche schiavitù, riducendogli la qualità della vita. Bisogna dunque che ogni Cristiano, dopo la sua conversione, affronti la questione dei peccati generazionali commessi nel passato sia da lui che da membri della sua famiglia. E come si affrontano queste questioni? Prima di tutto compilando due liste di peccati: una personale e l’altra della propria famiglia (inclusi i genitori e i membri delle loro rispettive famiglie). Le liste devono essere dettagliate e complete. Le categorie di peccati sono idolatria, occultismo, magia e satanismo, peccati sessuali, droghe, credenza nelle menzogne di satana, paura, incredulità, inganno e disonestà, orgoglio, ribellione, ira, desiderio della morte per sé e per gli altri, atti violenti, linguaggio violento e volgare, musica, medicina alternativa, ricerca antiscritturale di doni spirituali o di esperienze spirituali.

Una volta fatte queste liste, vanno confessati i peccati a Dio con un cuore penitente, anche a nome della propria famiglia. E dopo la confessione di tutti i peccati delle due liste, bisogna rinunciare ad ogni rivendicazione di Satana nella propria vita nel nome di Gesù Cristo, dichiarando di avere posto tutte le sue rivendicazioni contro di noi sotto il sangue di Cristo. Poi bisogna spendere un certo tempo ad adorare e lodare Iddio, ringraziandolo in anticipo per la liberazione e la guarigione che Egli apporterà nella nostra vita. La liberazione dai demoni arriverà nei giorni avvenire. Naturalmente questa liberazione occorre mantenerla, e per fare ciò occorre stare attaccati alla Parola e perseveranti nella preghiera. Va poi detto che se i membri della propria famiglia continuano a peccare, i loro peccati dovrebbero essere confessati a Dio ogni giorno a nome loro fino a che essi si pentono dei loro peccati; così facendo la grazia di Dio continuerà a fluire nella loro vita e impedirà gli sforzi del nemico.

In Italia le Chiese ‘La Parola della grazia’ hanno accettato il G12.

Confutazione

Ora dimostrerò mediante le Sacre Scritture che il G12 è un invenzione umana e non una rivelazione biblica come neppure un insegnamento biblico.

Innanzi tutto va detto che i sostenitori del G12 partono da un principio antibiblico, che è quello della teologia del dominio, che insegna che ‘fare discepoli di tutte le nazioni’ significa portare tutte le nazioni sotto un governo religioso mondiale capeggiato da apostoli e profeti per poi presentarle a Cristo al Suo ritorno, in quanto Gesù con quelle parole ha ordinato di andare per tutto il mondo e predicare il Vangelo, e coloro che si ravvedono, credono e vengono battezzati diventano Suoi discepoli. Quindi, il presupposto è sbagliato, e infatti porta a scelte sbagliate, come appunto quella di entrare in politica per potere governare le genti; cosa che non si addice ai discepoli di Cristo, perché il Maestro ha detto: “Il mio regno non è di questo mondo” (Giovanni 18:36), e difatti quando un giorno seppe “che stavan per venire a rapirlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, tutto solo” (Giovanni 6:15), a dimostrazione che Gesù non era venuto a instaurare un Regno terreno. E i Suoi apostoli, che erano stati con Lui, seguirono le Sue orme, infatti non cercarono mai di portare la Chiesa a fare politica o ad entrare in politica per poter assumere il governo delle nazioni. Ho ampiamente dimostrato la falsità della teologia del dominio in un altro luogo, quindi vi rimando a quella mia confutazione. Passiamo ora a confutare il resto di questo G12.

Ora, ci viene detto che il G12 è il modello vincente per la Chiesa, che è il modo per mettere in grado la Chiesa di avere successo nella conquista delle anime a Cristo, e nella loro formazione. In altre parole, il G12 è la soluzione al grosso problema che deve affrontare la Chiesa: la crescita numerica!!! Viene da domandarsi allora, come mai il Signore non lo rivelò sin dall’inizio ai Suoi apostoli, che erano coloro che Egli mandò a predicare il Vangelo in tutto il mondo con la potestà di guarire gli ammalati e cacciare i demoni. Già, perché Dio non ha rivelato nulla di ciò ai Suoi apostoli. Tu mi dirai: ‘Ma non ha forse scelto dodici discepoli?’ Certo, ma come stanno veramente le cose? Non come dicono quelli del G12, perché i Dodici Gesù li scelse tra i Suoi discepoli per costituirli apostoli. Fatemi spiegare questo punto fondamentale. La Scrittura dice: “Or avvenne in que’ giorni ch’egli se ne andò sul monte a pregare, e passò la notte in orazione a Dio. E quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli, e ne elesse dodici, ai quali dette anche il nome di apostoli” (Luca 6:12-13). Dunque, Gesù scelse i Dodici di fra una moltitudine di Suoi discepoli, e gli diede il nome di apostoli. E che attorno a Gesù ci fosse una moltitudine di Suoi discepoli, oltre i Dodici, e che quindi i Dodici erano solo una parte dei discepoli che Gesù aveva fatto, è confermato da queste parole di Luca in occasione del cosiddetto sermone sul monte: “E sceso con loro, si fermò sopra un ripiano, insieme con gran folla de’ suoi discepoli e gran quantità di popolo da tutta la Giudea e da Gerusalemme e dalla marina di Tiro e di Sidone, i quali eran venuti per udirlo e per esser guariti delle loro infermità” (Luca 6:17-18). Dunque, Gesù non ammaestrò solo i Dodici, ma anche molti altri discepoli, tanto è vero che in un’occasione, dopo che Gesù ebbe detto delle cose, è scritto che “molti dei suoi discepoli, udite che l’ebbero, dissero: Questo parlare è duro; chi lo può ascoltare?” ed anche: “D’allora molti de’ suoi discepoli si ritrassero indietro e non andavan più con lui” (Giovanni 6:60,66). E oltre a ciò, va detto che Gesù designò altri settanta discepoli per mandarli dinnanzi a Sé, secondo che è scritto: “Or dopo queste cose, il Signore designò altri settanta discepoli, e li mandò a due a due dinanzi a sé, in ogni città e luogo dove egli stesso era per andare” (Luca 10:1).

Va poi detto che i Dodici non si misero a creare delle cellule di dodici, che si riunivano settimanalmente o giornalmente con a capo uno dei Dodici, che via via andarono moltiplicandosi, infatti dopo che Gesù fu assunto in cielo, e precisamente dopo il giorno della Pentecoste, è scritto a proposito di tutti coloro che avevano creduto: “Ed erano perseveranti nell’attendere all’insegnamento degli apostoli, nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere. E ogni anima era presa da timore; e molti prodigî e segni eran fatti dagli apostoli. E tutti quelli che credevano erano insieme, ed aveano ogni cosa in comune; e vendevano le possessioni ed i beni, e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. E tutti i giorni, essendo di pari consentimento assidui al tempio, e rompendo il pane nelle case, prendevano il loro cibo assieme con letizia e semplicità di cuore, lodando Iddio, e avendo il favore di tutto il popolo. E il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che erano sulla via della salvazione …. e tutti di pari consentimento si ritrovavano sotto il portico di Salomone” (Atti 2:42-47; 5:12). Dov’è il modello G12 in queste parole? Noi non lo vediamo.

Certamente i dodici apostoli ebbero un ruolo molto importante nella Chiesa primitiva, in quanto fecero molti discepoli e ammaestrarono i credenti in ogni sapienza, ma non diedero vita a nessun G12. La stessa cosa va detta per Paolo e gli altri apostoli, anche loro non diedero vita a nessun governo del G12 nelle nazioni dove Dio li mandò a predicare il Vangelo. E questo si può vedere leggendo il libro degli Atti degli Apostoli, che racconta la storia della Chiesa fino all’anno 60 dopo Cristo circa. Infatti, Paolo e i suoi collaboratori durante i loro viaggi, dopo avere fondato le Chiese, facevano eleggere per ciascuna chiesa degli anziani, quando si trovavano degli uomini che avessero delle caratteristiche ben precise (cfr. Atti 14:23; 1 Timoteo 3:1-7), per pascere la Chiesa. Ma non strutturarono le Chiese locali secondo il modello G12.

Veniamo adesso alla dottrina della rottura delle maledizioni generazionali. Essa è antibiblica perché la Bibbia insegna con molta chiarezza che ogni uomo che si è ravveduto ed ha creduto nel Signore Gesù Cristo è stato affrancato da ogni maledizione secondo che è scritto: “Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo divenuto maledizione per noi (poiché sta scritto: Maledetto chiunque è appeso al legno)” (Galati 3:13), e dunque “dalla legge del peccato e della morte” (Romani 8:2). Egli è veramente libero nel Signore, essendo una nuova creatura in Cristo; prima era schiavo del peccato, della legge e sotto la potestà delle tenebre, ma ora è salvato e sotto la potestà di Dio. A livello spirituale, non importa in che peccati il Cristiano era immerso prima della sua conversione, egli è stato affrancato da ognuno di essi; e non importa neppure quale maledizione gli era stata lanciata contro da ministri di Satana, perché anche in questo caso egli è stato affrancato da essa. Egli dunque deve stare tranquillo, e avere piena fiducia in Colui che lo ha reso libero. Non deve vivere nella paura di maledizioni generazionali perché esse mediante la fede in Cristo sono state infrante e annullate al momento della sua conversione. Questo non significa che il diavolo lo lascerà in pace, assolutamente no, perché il diavolo lo tenterà, macchinerà contro di lui, ma Dio ha provveduto un’armatura per resistergli e rimanere saldi in piè. Il Cristiano deve dunque rivestirsi dell’armatura di Dio al fine di opporsi efficacemente alle insidie del diavolo (cfr. Efesini 6:10-20).

Attenzione fratelli a questa eresia della rottura delle maledizioni generazionali perché essa va a intaccare l’opera perfetta della salvezza compiuta da Cristo mediante la sua morte e la sua resurrezione, perché ai credenti viene fatto credere che il ravvedimento e la fede in Cristo non sono stati sufficienti a liberarlo dalla maledizione della legge, il che è falso. E così facendo, il credente viene indotto a vivere nella paura e non nella libertà dei figliuoli di Dio.

Vi esorto dunque a rigettare il G12 con l’annessa rottura delle maledizioni generazionali, che non è altro che una macchinazione di Satana contro la Chiesa dell’Iddio vivente.

La grazia del Signore Gesù sia con tutti coloro che lo amano con purità incorrotta.

Giacinto Butindaro

Tratto da : http://lanuovavia.org/giacintobutindaro/2010/06/06/contro-il-g12/