Gesù fu liberato dal timore della morte

La Sacra Scrittura dice di Gesù, il figliuolo di Dio, che nel Getsemani ‘cominciò ad essere preso da timore e angoscia.’ (cfr. Marco 14:33 Nuova Diodati) Dunque Essa parla non solo della divinità, ma anche della umanità di Gesù, ‘il quale, ne’ giorni della sua carne, avendo con gran grida e con lagrime offerto preghiere e supplicazioni a Colui che lo potea salvar dalla morte, ed avendo ottenuto d’esser liberato dal timore, benché fosse figliuolo, imparò l’ubbidienza dalle cose che soffrì; ed essendo stato reso perfetto, divenne per tutti quelli che gli ubbidiscono, autore d’una salvezza eterna, essendo da Dio proclamato Sommo Sacerdote secondo l’ordine di Melchisedec.’ (Ebrei 5:7-10)

Salvatore Larizza

Gesù, il figliuolo di Dio

La Sacra Scrittura dice di Gesù, il figliuolo di Dio : ‘Il tuo trono, o Dio, è per ogni eternità; lo scettro del tuo regno è uno scettro di dirittura.’ (Salmi 45:6) Essa conferma dunque la divinità di Gesù. Nessuno vi seduca con vani ragionamenti.

Salvatore Larizza

Il sangue prezioso di Gesù

sangue-preziosoQuanto è prezioso il sangue di Gesù, che Egli ha sparso sulla croce e del quale siamo stati cosparsi (1 Pietro 1:2)! Esso ha purificato la nostra coscienza dalle opere morte rendendoci perfetti quanto alla coscienza (Ebrei 9:14), e se camminiamo nella luce ci purifica da ogni peccato (1 Giovanni 1:7). Mediante di esso siamo stati giustificati (Romani 5:9), riconciliati con Dio (Colossesi 1:20), avvicinati a Dio (Efesini 2:13), santificati (Ebrei 10:29; 13:12); riscattati dal vano modo di vivere tramandatoci dai padri (1 Pietro 1:18), liberati dai nostri peccati (Apocalisse 1:5; Efesini 1:7), e comprati a Dio (Apocalisse 5:9). Mediante il Suo sangue è stato dedicato il patto che Dio ha fatto con noi (Ebrei 9:18; 13:20); in virtù del Suo sangue abbiamo la libertà d’entrare nel santuario (Ebrei 10:19), e a cagione del Suo sangue abbiamo vinto il diavolo (Apocalisse 12:11).

A Cristo Gesù, che ha sparso il Suo sangue per noi, sia la gloria ora e in eterno. Amen

Giacinto Butindaro

Tratto da : http://giacintobutindaro.org/2014/09/22/il-sangue-prezioso-di-gesu/

Date ascolto alla voce dell’Eterno e voi vivrete

E’ scritto che ‘l’Eterno Iddio diede all’uomo questo comandamento: ‘Mangia pure liberamente del frutto d’ogni albero del giardino; ma del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché, nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai’.’ (Genesi 2:16-17) Mentre ‘il serpente disse alla donna: ‘No, non morrete affatto; ma Iddio sa che nel giorno che ne mangerete, gli occhi vostri s’apriranno, e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male’.’ (Genesi 3:4-5) A chi vuoi dare ascolto? Alla voce dell’Eterno o a quella del serpente?

Salvatore Larizza

La conversione del ladrone sulla croce

Fratelli e sorelle nel Signore, in merito alla conversione del ladrone sulla croce è scritto : ‘E uno de’ malfattori appesi lo ingiuriava, dicendo: Non se’ tu il Cristo? Salva te stesso e noi! Ma l’altro, rispondendo, lo sgridava e diceva: Non hai tu nemmeno timor di Dio, tu che ti trovi nel medesimo supplizio? E per noi è cosa giusta, perché riceviamo la condegna pena de’ nostri fatti, ma questi non ha fatto nulla di male. E diceva: Gesù, ricordati di me quando sarai venuto nel tuo regno! E Gesù gli disse: Io ti dico in verità che oggi tu sarai meco in paradiso.’ (Luca 23:39-43) Ora, questo esempio deve servire per farci comprendere come Dio sia in grado di salvare un peccatore anche nell’ultimo istante della sua vita. E questo perché la salvezza la si ottiene per la sola grazia mediante la sola fede in Cristo Gesù, il Figliuolo di Dio, e non per opere. Ma di questa conversione ce ne ha parlato solo Luca, mentre gli altri tre vangeli riportano quanto segue : ‘Allora furon con lui crocifissi due ladroni, uno a destra e l’altro a sinistra. E coloro che passavano di lì, lo ingiuriavano, scotendo il capo e dicendo: Tu che disfai il tempio e in tre giorni lo riedifichi, salva te stesso, se tu sei Figliuol di Dio, e scendi giù di croce! Similmente, i capi sacerdoti con gli scribi e gli anziani, beffandosi, dicevano: Ha salvato altri e non può salvar se stesso! Da che è il re d’Israele, scenda ora giù di croce, e noi crederemo in lui. S’è confidato in Dio; lo liberi ora, s’Ei lo gradisce, poiché ha detto: Son Figliuol di Dio. E nello stesso modo lo vituperavano anche i ladroni crocifissi con lui.’ (Matteo 27:38-44) ‘E con lui crocifissero due ladroni, uno alla sua destra e l’altro alla sua sinistra. E quelli che passavano lì presso lo ingiuriavano, scotendo il capo e dicendo: Eh, tu che disfai il tempio e lo riedifichi in tre giorni, salva te stesso e scendi giù di croce! Parimente anche i capi sacerdoti con gli scribi, beffandosi, dicevano l’uno all’altro: Ha salvato altri e non può salvar se stesso! Il Cristo, il Re d’Israele, scenda ora giù di croce, affinché vediamo e crediamo! Anche quelli che erano stati crocifissi con lui, lo insultavano.’ (Marco 15:27-32) ‘Presero dunque Gesù; ed egli, portando la sua croce, venne al luogo del Teschio, che in ebraico si chiama Golgota, dove lo crocifissero, assieme a due altri, uno di qua, l’altro di là, e Gesù nel mezzo’ (Giovanni 19:17-18) A differenza di Giovanni che dice ben poco del comportamento tenuto da questi due ladroni, sia Matteo che Marco ne parlano in questa maniera ‘lo vituperavano anche i ladroni crocifissi con lui’ e ‘quelli che erano stati crocifissi con lui, lo insultavano’. Quindi entrambi i ladroni hanno vituperato e insultato Gesù, eppure dall’evangelo scritto da Luca (che non fu per altro nemmeno un testimone oculare, ma che si informò accuratamente delle cose avvenute) scopriamo che prima di morire uno dei due fù salvato! Badate bene che furono entrambi i ladroni a vituperare e ad insultare Gesù e non fu uno solo a farlo, e questo perché la conversione di uno di questi due ladroni non avvenne molto tempo prima per poi manifestarsi mentre egli era in croce, ma avvenne proprio negli ultimi istanti della sua vita, e fu proprio in quegli ultimi istanti che pentitosi si mise a sgridare colui che continuava ancora a ingiuriarlo. Ora, in questo preciso caso Dio ha voluto farci sapere della conversione di quel tale, ma è sempre cosi? Cioè, Dio deve necessariamente renderci noto chi salva e chi no? Deve forse operare il Signore seguendo i nostri criteri o la nostra logica? Cosi non sia. Egli fa ciò che vuole e agisce dunque come vuole. Considerate solo per un attimo se nelle nostre mani avessimo avuto solo l’evangelo di Matteo o quello di Marco o entrambi, e fossimo arrivati alla conclusione errata che quei due malfattori fossero ora all’inferno : sarebbe stato un giudizio giusto il nostro? No, non lo sarebbe stato. Se invece ci fossimo astenuti dal dare questo tipo di giudizio non avremmo di certo sbagliato. Fratelli e sorelle nel Signore, quello che voglio dire è che la nostra certezza risiede nel fatto che tutti coloro che non avranno creduto in Gesù e che sono morti dunque nei loro peccati se ne andranno all’inferno, ma questo non ci autorizza a dire che ‘tizio e caio’ – senza che noi fossimo stati presenti quando ‘tizio e caio’ hanno spirato o in assenza di ricerche approfondite sulla loro morte – sono all’inferno, poichè non abbiamo la piena certezza che lo siano. E’ vero che dobbiamo parlare con certezza ma è altresì vero che dobbiamo parlare in verità, ed è quindi necessario che per parlare in maniera cosi categorica ci siano delle prove inconfutabili di ciò che affermiamo. E’ chiaro poi che la stragrande maggioranza di coloro che hanno vissuto una vita nel peccato, immersi nelle concupiscenze della carne, non essendosi ravveduti neanche in punto di morte siano ora all’inferno; ma io credo anche che una piccolissima minoranza di loro siano stati salvati dal Signore, indipendentemente se si sia saputo o meno, poiché anch’essi facenti parte dei suoi eletti. Ponete il caso che un uomo malvagio, un bestemmiatore, un oltraggiatore, un uomo pericoloso e conosciuto da tutti per la sua condotta empia sia morto in casa sua mentre era solo, senza dunque nessun testimone che abbia assistito alla sua morte, ma che il Signore a nostra insaputa lo abbia salvato prima di morire, donandogli sia il ravvedimento che la fede. O ponete ancora il caso che quantunque vi fossero dei testimoni oculari pure non dando importanza a quelle parole penitenti rivolte al Signore, o magari vergognandosi per lui di quel che ha fatto e per non farlo apparire come un ‘debole’ di fronte alla società, nemmeno lo riferiscono agli altri. Ora dico, lo sapremo mai che quel tale fù salvato dal Signore? No, a meno che Dio non dia una rivelazione a qualcuno e lo rendi noto. Ma Dio è forse in dovere di dare questa rivelazione? E’ in dovere di farci sapere ciò che Egli fa? Non sempre fratelli il Signore ci rivela la Sua volontà. E se noi ci mettessimo a dire che quel tale sia all’inferno, stiamo forse dicendo la verità? No, non stiamo dicendo la verità. Semmai, per non sbagliare, possiamo dire di tutti costoro che ‘se non si sono ravveduti e non hanno creduto nel Signore’ ora sono per certo all’inferno. Questo lo possiamo dire essendo certi di affermare la verità e senza paura di essere smentiti. Che questo ci serva dunque da ammaestramento fratelli per non emettere dei giudizi affrettati e soprattutto ingiusti.

 

Salvatore Larizza

Lo sterminio di tutti gli uomini e di tutti gli animali ai tempi di Noè avvenuto per decreto di Dio, a motivo della corruzione del genere umano avvenuta per opera degli uomini

diluvioE’ scritto : ‘Questa è la posterità di Noè. Noè fu uomo giusto, integro, ai suoi tempi; Noè camminò con Dio. E Noè generò tre figliuoli: Sem, Cam e Jafet. Or la terra era corrotta davanti a Dio; la terra era ripiena di violenza. E Dio guardò la terra; ed ecco, era corrotta, poiché ogni carne aveva corrotto la sua via sulla terra. E Dio disse a Noè: ‘Nei miei decreti, la fine d’ogni carne è giunta; poiché la terra, per opera degli uomini, è piena di violenza; ecco, io li distruggerò, insieme con la terra. Fatti un’arca di legno di gofer; falla a stanze, e spalmala di pece, di dentro e di fuori. Ed ecco come la dovrai fare: la lunghezza dell’arca sarà di trecento cubiti; la larghezza, di cinquanta cubiti, e l’altezza, di trenta cubiti. Farai all’arca una finestra, in alto, e le darai la dimensione d’un cubito; metterai la porta da un lato, e farai l’arca a tre piani: uno da basso, un secondo e un terzo piano. Ed ecco, io sto per far venire il diluvio delle acque sulla terra, per distruggere di sotto i cieli ogni carne in cui è alito di vita; tutto quello ch’è sopra la terra, morrà. Ma io stabilirò il mio patto con te; e tu entrerai nell’arca: tu e i tuoi figliuoli, la tua moglie e le mogli de’ tuoi figliuoli, con te. E di tutto ciò che vive, d’ogni carne, fanne entrare nell’arca due d’ogni specie, per conservarli in vita con te; e siano maschio e femmina. Degli uccelli secondo le loro specie, del bestiame secondo le sue specie, e di tutti i rettili della terra secondo le loro specie, due d’ogni specie verranno a te, perché tu li conservi in vita. E tu prenditi d’ogni cibo che si mangia, e fattene provvista, perché serva di nutrimento a te e a loro’. E Noè fece così; fece tutto quello che Dio gli avea comandato.’ (Genesi 6:9-22) ‘L’anno seicentesimo della vita di Noè, il secondo mese, il diciassettesimo giorno del mese, in quel giorno, tutte le fonti del grande abisso scoppiarono e le cateratte del cielo s’aprirono. E piovve sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti.’ (Genesi 7:11-12) ‘E perì ogni carne che si moveva sulla terra: uccelli, bestiame, animali selvatici, rettili d’ogni sorta striscianti sulla terra, e tutti gli uomini.Tutto quello ch’era sulla terra asciutta ed aveva alito di vita nelle sue narici, morì. E tutti gli esseri che erano sulla faccia della terra furono sterminati: dall’uomo fino al bestiame, ai rettili e agli uccelli del cielo; furono sterminati di sulla terra; non scampò che Noè con quelli ch’erano con lui nell’arca. E le acque rimasero alte sopra la terra per centocinquanta giorni.’ (Genesi 7:21-24)

 
Non tremate leggendo queste parole? Non vi incutono esse timore? Non date retta a coloro che vi presentano un dio che non castiga, che non punisce, che non uccide! Poichè l’iddio di costoro è un dio falso, immaginario! Non credete dunque alle favole, ma credete piuttosto a ciò che stà scritto nella Parola di Dio! Poichè è scritto che l’Iddio vivente e vero, il Padre del nostro Signore Gesù Cristo, è un vendicatore! (cfr. Naum 1:2; Romani 12:19) Temetelo dunque e tremate davanti a Colui al quale dovrete rendere conto! Nessuno si illuda, io vi ho avvertiti.

Salvatore Larizza

Cattolici romani è necessario che vi convertiate

statue-chiesa-cattolica-romanaCattolici romani è necessario che vi convertiate dagl’idoli a Dio per servire all’Iddio vivente e vero. Abbandonate quella fossa di perdizione chiamata ‘chiesa cattolica romana’ piena di idoli e di ipocrisia e unitevi a coloro che di puro cuore servono Iddio. Iddio bisogna adorarlo in Spirito e verità, perchè tali sono gli adoratori che Iddio richiede. Smettetela dunque di inginocchiarvi davanti a delle statue, fatte di gesso o di ferro, pregandole e rivolgendogli loro un culto, poichè esse non possono nè ascoltarvi nè tanto meno esaudirvi. Dio solo è Colui che è degno di essere pregato, adorato e servito. Non vi fate ingannare da coloro che con un parlare dolce e lusinghiero vi dicono : ‘Dio non ascolterà le tue preghiere, è necessario che ti rivolgi ai ‘santi’ o alla ‘madonna’ altrimenti rischi di non essere esaudito’. Lasciateli stare costoro, sono ciechi, guide di ciechi. Sappiate che Iddio è attento alle supplicazioni di coloro che con un cuore rotto e contrito si rivolgono a Lui. Considerate che Egli è il Creatore di tutte le cose, le visibili e le invisibili; ora, Colui che ha formato l’orecchio non ascolterà Egli? Ricordate : ‘L’Eterno è vicino a quelli che hanno il cuor rotto, e salva quelli che hanno lo spirito contrito.’ (Salmi 34:18)

Salvatore Larizza

Colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo

L’apostolo Paolo ha fatto questa domanda ai santi di Corinto : ‘Non sapete voi che siete il tempio di Dio, e che lo Spirito di Dio abita in voi?’ (1Corinzi 3:16) E la stessa domanda la faccio anche a voi che avete creduto nel Signore e che lo amate con tutto il vostro cuore. Dovete sapere infatti, fratelli e sorelle nel Signore, che in voi abita lo Spirito di Dio, e questo Spirito che è Santo vi brama fino alla gelosia (cfr. Giacomo 4:5); non solo, ma in voi abitano pure il Padre e il Figliuolo, secondo che Gesù stesso ebbe a dire : ‘Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui.’ (Giovanni 14:23) Quindi in voi cari nel Signore abita Iddio, se pur siete nello spirito e non nella carne (cfr. Romani 8:9), e se Iddio abita in voi non dovete temere male alcuno, perché Colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo (cfr. 1Giovanni 4:4). Non vi fate dunque intimidire da coloro che vi vogliono far credere che, nonostante stiate servendo con fedeltà il Signore, il nemico possa fare breccia in voi; è vero, possiamo esserne esternamente influenzati, attaccati, ma in noi abita Iddio e per questa ragione siamo al sicuro. Non temete male alcuno dunque, lo ripeto, Iddio sarà Colui che vi proteggerà dalle insidie del diavolo, state solo fermi nella fede e quando l’avversario verrà lo Spirito dell’Eterno in fuga lo metterà (cfr. Isaia 59:19).

Salvatore Larizza

Il Padre di Gesù Cristo è YAHWEH, l’Iddio degli Ebrei

padre-yahwehL’Iddio che ha mandato nel mondo Gesù Cristo e ci ha parlato tramite lui – che Gesù chiamò “il Padre” e “il Padre mio” – è Yahweh, l’Iddio di Abrahamo, di Isacco e di Giacobbe, ossia l’Iddio degli Ebrei, e quindi lo stesso Dio che fece morire Er e Onan, figli di Giuda; che mandò il diluvio sul mondo degli empi ai giorni di Noè; lo stesso Dio che fece piovere fuoco e zolfo su Sodoma e Gomorra e le città circonvicine riducendole in cenere; lo stesso Dio che mandò le dieci piaghe in Egitto e sugli Egiziani ai giorni di Mosè; che nel deserto aprì la terra sotto i piedi di Kore, Dathan e Abiram facendoli scendere vivi nel soggiorno dei morti assieme alle loro famiglie; lo stesso Dio che ordinò ad Israele di votare allo sterminio gli Hittei, i Ghirgasei, gli Amorei, i Cananei, i Ferezei, gli Hivvei e i Gebusei, sette nazioni più grandi e più potenti di Israele; lo stesso Dio che mandò re stranieri contro il regno di Israele e il regno di Giuda per punirli a motivo della loro malvagità.
Coloro che non credono questo perché insegnano che il Padre di Gesù è un Dio diverso da quello dell’Antico Testamento (uso questa espressione per comodità), in quanto dicono che il Padre di Gesù è un Dio superiore a Yahweh, perché il Padre di Gesù è buono mentre Yahweh è malvagio e arrogante ed anche ignorante, non sono dei nostri, non sono Cristiani, non sono figliuoli di Dio, ma sono figliuoli del diavolo, che non conoscono né il Padre e neppure il Figliuolo.
Nei primi secoli dopo Cristo, gli gnostici insegnavano proprio questa eresia di perdizione: che il Padre di Gesù Cristo non era Yahweh (che era dagli gnostici definito malvagio, arrogante e ignorante) ma un Dio superiore, un Dio buono. E la Chiesa si oppose strenuamente ad essi smascherandoli e confutando le loro eresie distruttive che menavano in perdizione le anime. La suddetta eresia gnostica è ancora oggi insegnata da tanti che si definiscono Cristiani, ma che in realtà sono degli gnostici il cui dio è Satana, il Serpente Antico, e i quali lottano contro il solo vero Dio, che è Yahweh.
Guardatevi e ritiratevi da essi, perché bestemmiano contro Dio e la faccia di Dio è contro di essi. Peraltro, sappiate che anche il Gesù di cui parlano costoro è un altro Gesù, perché secondo questi eretici Gesù è stato inviato dal Padre (che secondo loro è il Dio buono, superiore all’Iddio dell’Antico Testamento) per liberare gli uomini dalle idee sbagliate del Dio dell’Antico Testamento!!! Quindi questi uomini malvagi presentano non solo un altro Dio, ma anche un altro Gesù.

Chi ha orecchi da udire, oda

Giacinto Butindaro

Tratto da http://giacintobutindaro.org/2015/12/02/il-padre-di-gesu-cristo-e-yahweh-liddio-degli-ebrei/

La predicazione di Paolo

paura uomoLa predicazione di Paolo faceva spaventare gli uditori! E’ scritto difatti che il governatore Felice, dopo avere ascoltato Paolo, ne fù tutto spaventato! (cfr. Atti 24:24-25) E questo perchè l’apostolo Paolo, quando predicava circa la fede in Gesù, parlava di giustizia, di temperanza e del giudizio a venire e non come i cosiddetti ‘apostoli’ moderni che predicano ai peccatori : ‘Gesù ti ama’.

Salvatore Larizza