Per la grazia di Dio

grazia-di-DioEro perduto, ma ora sono salvo; avevo la coscienza contaminata dalle opere morte, ma adesso è purificata dal sangue di Gesù Cristo; ero morto, ma ora sono vivo; ero cieco, ma ora ci vedo; ero vestito di vestiti sudici, ora invece sono vestito di vesti bianche; ero infelice, ma ora sono felice; ero povero, ma ora sono ricco; non avevo niente, ma ora ho tutto; camminavo nelle tenebre, ma ora cammino nella luce; ero schiavo del peccato, ma ora sono affrancato; ero sotto la potestà di Satana, ma ora sono sotto la potestà di Dio; ero lontano da Dio, ma ora sono vicino a Dio; ero un nemico di Dio, ma adesso sono un suo amico; ero un figlio d’ira, ma ora sono un figlio di Dio; ero senza speranza, ma ora ho una speranza buona; ero senza Cristo, ma ora Cristo dimora in me; non conoscevo la verità, ma adesso la conosco; ero maledetto, ma ora sono benedetto; avevo paura della morte, ma adesso non ce l’ho più; non sapevo dove stavo andando, adesso invece so dove vado cioè in cielo con il Signore Gesù; ero sulla via che mena nelle fiamme dell’inferno, ma ora sono sulla via che mena nella gloria in cielo.
E tutto questo per la grazia di Dio. Non quindi in virtù di opere giuste che avessi compiute, o per dei miei meriti personali; NO, MA PER LA GRAZIA DI DIO.
Voglio dunque ringraziare Dio in Cristo che ha voluto farmi grazia, secondo che Egli ha detto: “Farò grazia a chi vorrò far grazia” (Esodo 33:19).

 

Giacinto Butindaro

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Per la grazia di Dio

Lo credo e lo predico

Io lo credo, e per questo lo predico. Gesù di Nazareth è il Cristo (o il Messia) di Dio, Colui del quale hanno scritto i profeti. In Lui infatti si adempirono le Scritture secondo le quali il Messia sarebbe morto per i nostri peccati e risuscitato il terzo giorno. Chiunque crede in Lui dunque riceve la remissione dei peccati e viene riconciliato con Dio e alla sua morte Dio lo salverà nel suo regno celeste, mentre chi rifiuta di credere in Lui l’ira di Dio resta sopra di lui e quando morirà nei suoi peccati scenderà nelle fiamme dell’inferno. Chi ha orecchi da udire, oda

 

Giacinto Butindaro

Tratto da : http://giacintobutindaro.org/2014/03/31/lo-credo-e-lo-predico/

Ci si può sviare dalla verità se non si è nella verità?

Ci si può sviare dalla verità se non si è nella verità? Ci si può sviare dalla fede senza essere nella fede? Ovviamente la risposta è ‘no’. Quindi chi si svia dalla verità, ERA nella verità, e chi si svia dalla fede ERA nella fede. Ma se qualcuno vi dicesse che si può uscire da una casa, senza esserci dentro, o che uno può uscire di strada senza essere sulla strada, voi cosa gli direste? Che è un insensato.
E purtroppo di questi insensati ce ne sono molti: pensate costoro (sono quelli che sostengono la falsa dottrina ‘una volta salvati, salvati per sempre’) arrivano a rispondere alla domanda: ‘Chi perde la salvezza, ce l’ha mai avuta?’, con un secco ‘No, non l’ha mai avuta’. E perchè questo? Perchè è gente ostinata di cuore, dura di cuore e di orecchi, che rifiuta di attenersi alla Scrittura, che dice molto, ma molto, chiaramente: “Il mio giusto vivrà per fede; e se si trae indietro, l’anima mia non lo gradisce. Ma noi non siamo di quelli che si traggono indietro a loro perdizione, ma di quelli che hanno fede per salvar l’anima” (Ebrei 10:38-39).
Ora, ascoltatemi ostinati di cuore. Qui lo scrittore dice che il giusto vivrà per fede e se si trae indietro, Dio non lo gradisce. Sta parlando del giusto, non del peccatore che è ancora morto nei suoi peccati e nelle sue trasgressioni. Il giusto è stato vivificato per fede, e quindi è vivo spiritualmente avendo la fede in Cristo. Ma ecco, che Dio avverte che se il suo giusto si trae indietro la sua anima non lo gradisce. Quindi fino a che il giusto rimane nella fede, o vive per fede, Dio lo gradisce, ma se si tira indietro Dio non lo gradisce più. Per tirarsi indietro, deve per forza di cose dunque avere cominciato a camminare con il Signore un giorno, e difatti è chiamato ‘il giusto’. E quindi il giusto è colui che essendo stato giustificato, ha preso a camminare unito al Signore, sulla via santa. Ma Dio lo ammonisce affinchè continui a camminare unito al Signore, e non torni indietro, perchè in questo caso Dio lo rigetterà. Quindi, è in questa maniera che Dio lo incoraggia a perseverare nella fede, in quanto se non persevererà sarà rinnegato e andrà in perdizione, e dice che ci sono quelli che si traggono indietro a loro perdizione, il che significa che esiste non solo l’eventualità che il giusto si tragga indietro, ma esistono dei giusti che si sono tratti indietro e sono andati in perdizione. La ragione è perchè hanno smesso di credere, hanno gettato via la fede che avevano ricevuto da Dio, che dunque era una fede vera, e non poteva essere altrimenti perchè erano dei giusti.

Chi ha orecchi da udire, oda

Giacinto Butindaro

Tratto da : http://giacintobutindaro.org/2012/08/13/ci-si-puo-sviare-dalla-verita-se-non-si-e-nella-verita/

La loro vera immagine è questa

Ve li immaginate i falsi apostoli a Corinto, accusare Paolo di avergli rovinato la loro immagine pubblica, scrivendo queste parole nella sua lettera ai santi di Corinto: “Poiché cotesti tali sono dei falsi apostoli, degli operai fraudolenti, che si travestono da apostoli di Cristo. E non c’è da maravigliarsene, perché anche Satana si traveste da angelo di luce. Non è dunque gran che se anche i suoi ministri si travestono da ministri di giustizia; la fine loro sarà secondo le loro opere” (2 Corinzi 11:13-15)? O i falsi profeti accusare il profeta Geremia di avergli rovinato la loro immagine pubblica perchè li aveva accusati di fare false profezie e di raccontare sogni e visioni falsi?
Eppure è quello che oggi sta avvenendo: ci sono taluni che si chiamano apostoli, evangelisti, profeti, pastori e dottori, E NON LO SONO, che essendo stati messi alla prova, sono stati trovati mendaci: E ADESSO ACCUSANO QUELLI CHE LI HANNO MESSI ALLA PROVA E LI HANNO TROVATI MENDACI O CHE LI HANNO SMASCHERATI, di avergli rovinato la loro immagine pubblica!!
A costoro voglio dire questo. Sappiate che nessuno ha rovinato la vostra immagine, perchè questa è la vostra vera immagine pubblica, quella che vi siete creata nel corso di tutti questi anni, e di cui ora tanti si sono accorti, nonostante i vostri sforzi di apparire ministri del Vangelo.
Ravvedetevi, ribelli e seduttori di menti, dei vostri inganni e dei vostri scandali, che avete perpetrato a danno dei fratelli, e a discredito della via della verità; e chiedete perdono a Dio e a tutti i fratelli che avete scandalizzato con la vostra empia e falsa condotta, altrimenti porterete il peso della vostra iniquità in eterno.

 

Chi ha orecchi da udire, oda

Giacinto Butindaro

Tratto da : http://giacintobutindaro.org/2011/11/27/la-loro-vera-immagine-e-questa/

LA SOTTOMISSIONE ALLE AUTORITA’

Qualsiasi autorità terrena và disubbidita qualora quest’ultima ci comandi di fare qualcosa che vada contro la Parola di Dio. Siano Pastori, anziani, polizia o carabinieri, non importa di che tipo di autorità si tratti, l’ubbidienza agli uomini fratelli è NEL Signore. Lo stesso fratelli vale nel caso tra figlio e genitori (cfr. Colossesi 3:20), servo e padrone (cfr. Efesini 6:5), moglie e marito, ad esempio in quest’ultimo caso, nonostante la Bibbia affermi che il capo della moglie sia il marito (cfr. Efesini 5:23), qualora l’uomo comandi alla donna di fare qualsiasi cosa che vada contro la Parola di Dio, la donna non deve stargli sottomessa; poiché in tutti questi casi fratelli bisogna ubbidire a DIO piuttosto che agli UOMINI. Nessuno vi seduca con vani ragionamenti.

Larizza Salvatore

Cecità spirituale

Nel libro degli Atti è scritto quanto segue: “E avvenne, come andavamo al luogo d’orazione, che incontrammo una certa serva, che avea uno spirito indovino, e con l’indovinare procacciava molto guadagno ai suoi padroni. Costei, messasi a seguir Paolo e noi, gridava: Questi uomini son servitori dell’Iddio altissimo, e vi annunziano la via della salvezza. Così fece per molti giorni; ma essendone Paolo annoiato, si voltò e disse allo spirito: Io ti comando, nel nome di Gesù Cristo, che tu esca da costei. Ed esso uscì in quell’istante” (Atti 16:16-18).

Questo episodio mi ha fatto riflettere molto sul fatto che lo spirito maligno che era in quella donna indovina, sapeva che Paolo e i suoi compagni erano servitori dell’Iddio altissimo che annunciavano la via della salvezza. Nel regno di Satana quindi sanno chi sono i servi di Dio, li riconoscono come tali (ma li odiano e disprezzano naturalmente).

Che sta accadendo invece nella Chiesa? Che molti che si dicono Cristiani guidati dallo Spirito di Dio non riconoscono i servi di Dio che gli parlano da parte di Dio affinchè tornino a camminare sui sentieri antichi o a mettere in pratica la sana dottrina, infatti li accusano di essere servi di Satana o come essi dicono spesso ‘accusatori dei fratelli come il diavolo’ (e sono sicuro che se Paolo e i suoi compagni, come anche i profeti antichi, fossero oggi in vita questi ‘Cristiani’ non riconoscerebbero neppure loro come servi di Dio), mentre ci sono servi di Satana in mezzo alle Chiese (che sono tali in quanto uomini fraudolenti che procacciano il loro proprio interesse e seducono il cuore dei semplici con dolce e lusinghiero parlare) che sono da loro riconosciuti come servi di Dio. Considerate dunque quale sia la gravità della situazione.

Costoro sono ciechi, brancolano nel buio e non sanno discernere il vero dal falso. Porteranno la pena della loro ribellione.

Chi ha orecchi da udire oda.

Giacinto Butindaro

Tratto da : http://giacintobutindaro.org/2011/08/08/cecita-spirituale/

Minacce ed intimidazioni

Queste sono alcune mie considerazioni che ho fatto prendendo spunto da queste parole di un noto giornalista italiano, che descrivono molto bene i rischi che corrono quei giornalisti coraggiosi che denunciano scandali, frodi, corruzione e menzogne soprattutto in certe parti d’Italia.

‘Svegliarsi di colpo la notte perchè la tua auto salta in aria, trovare in ufficio un foglio con su scritto “sei morto”, aprire un pacco con dentro la testa di un capretto. E’ quel che capita nel 2011 in Italia a decine e decine di giornalisti che si ostinano a fare il proprio mestiere in città e paesi dove l’abitudine è quella del silenzio e dell’omertà’ (di Attilio Bolzoni da http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2011/07/30/news/silenzio_stampa-19806491/?ref=HREC1-10).

Anche noi abbiamo ricevuto fino ad ora minacce ed intimidazioni (non di questo genere ma comunque si tratta sempre di minacce ed intimidazioni) per l’opera che stiamo facendo, e da chi? Da persone che si dicono ‘Cristiani Evangelici’. E per quale ragione? Perchè confutiamo le eresie, riproviamo la mondanità e la corruzione dilaganti nelle Chiese, le frodi e gli inganni perpetrati ai danni dei santi, e smascheriamo gli impostori, i cattivi operai, i lupi vestiti da pecore che scorazzano in mezzo alle Chiese Evangeliche. E costoro non vogliono che noi facciamo questo perchè fanno parte del regno del silenzio e dell’omertà, dove devono prevalere le imposture degli impostori, la mondanità dei mondani, gli inganni dei seduttori, gli interessi personali dei servi di Mammona, le eresie degli eretici, la malvagità dei malvagi; e i giusti devono stare in silenzio.

Ma noi abbiamo deciso di non far parte di questo regno di questa gente corrotta e riprovata quanto alla fede, e di alzare la nostra voce a guisa di tromba contro le loro menzogne e le loro frodi, affinchè quante più anime possibili escano dal laccio di questi uccellatori e diventino veramente libere.

In altre parole, abbiamo deciso di fare quello che hanno detto gli apostoli del Signore, secondo che è scritto: “Non siate dunque loro compagni; perché già eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore. Conducetevi come figliuoli di luce (poiché il frutto della luce consiste in tutto ciò che è bontà e giustizia e verità), esaminando che cosa sia accetto al Signore. E non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre; anzi, piuttosto riprendetele; poiché egli è disonesto pur di dire le cose che si fanno da costoro in occulto” (Efesini 5:7-12), che gli apostoli stessi facevano, e che prima di loro fecero i santi profeti di Dio.
Per quanto mi riguarda, Dio mi ha comandato: “Grida a piena gola, non ti rattenere, alza la tua voce a guisa di tromba, e dichiara al mio popolo le sue trasgressioni, e alla casa di Giacobbe i suoi peccati!” (Isaia 58:1), e questo voglio fare fino alla fine del mio corso con l’aiuto e la grazia di Dio.

Concludo con alcune parole tratte dal Salmo 94:
“Fino a quando gli empi, o Eterno, fino a quando gli empi trionferanno? Si espandono in discorsi arroganti, si vantano tutti questi operatori d’iniquità. Schiacciano il tuo popolo, o Eterno, e affliggono la tua eredità. …. Chi si leverà per me contro i malvagi? Chi si presenterà per me contro gli operatori d’iniquità? Se l’Eterno non fosse stato il mio aiuto, a quest’ora l’anima mia abiterebbe il luogo del silenzio. Quand’ho detto: Il mio piè vacilla, la tua benignità, o Eterno, m’ha sostenuto. Quando sono stato in grandi pensieri dentro di me, le tue consolazioni han rallegrato l’anima mia. Il trono della nequizia t’avrà egli per complice? esso, che ordisce oppressioni in nome della legge? Essi si gettano assieme contro l’anima del giusto, e condannano il sangue innocente. Ma l’Eterno è il mio alto ricetto, e il mio Dio è la ròcca in cui mi rifugio. Egli farà ricader sovr’essi la loro propria iniquità, e li distruggerà mediante la loro propria malizia; l’Eterno, il nostro Dio, li distruggerà” (Salmo 94:3-5, 16-23).

Pregate per noi, fratelli, affinchè Dio ci liberi dagli uomini malvagi e molesti, che abbondano in mezzo alle Chiese Evangeliche.

Chi ha orecchi da udire, oda.

Giacinto Butindaro

Tratto da : http://giacintobutindaro.org/2011/08/08/minacce-ed-intimidazioni/

La casa di Dio

“L’Iddio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi fatti d’opera di mano” (Atti 17:24)

 L’Iddio che ha creato ogni cosa, i cieli, la terra e ogni cosa che in essa è contenuta non abita in templi fatti da mano d’uomo. Salomone, uomo a cui Dio diede una grande sapienza, ed una grandissima intelligenza e una mente vasta com’è la rena che sta sulla riva del mare, dopo che terminò di costruire una casa per il nome dell’Eterno ebbe a dire : “Ma è egli proprio vero che Dio abiti cogli uomini sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli de’ cieli non ti posson contenere; quanto meno questa casa che io ho costruita!” (2Cronache 6:18). Nonostante ciò, la Scrittura attesta però che Egli ha una casa, e la sua casa siamo noi, noi che abbiam creduto nel suo figliuolo Gesù Cristo e siamo stati strappati dal presente secolo malvagio, a lode della sua gloria. Dunque fratelli, siamo la Sua casa, siamo il Suo tempio santo, siamo quell’edificio che ha da servire di dimora a Dio per lo Spirito. Glorifichiamo e rendiamo grazie a Dio per l’averci messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce, facendoci diventare la Sua dimora.

Accostandovi a lui, pietra vivente, riprovata bensì dagli uomini ma innanzi a Dio eletta e preziosa, anche voi, come pietre viventi, siete edificati qual casa spirituale, per esser un sacerdozio santo per offrire sacrificî spirituali, accettevoli a Dio per mezzo di Gesù Cristo. (1Pietro 2:4-5)

Larizza Salvatore

Il messaggio da portare ai peccatori

Il messaggio che un predicatore deve portare al mondo non è ‘Gesù vi ama’, ma: ‘RAVVEDETEVI E CREDETE AL VANGELO’. E il Vangelo è l’annunzio della morte di Gesù Cristo avvenuta per i nostri peccati e della sua resurrezione corporale avvenuta per la nostra giustificazione. Questo è il messaggio della salvezza.

Chi ha orecchi da udire oda.

Giacinto Butindaro

Tratto da : http://giacintobutindaro.org/2011/08/05/il-messaggio-da-portare-ai-peccatori/

Grande pace

La Bibbia dice: “Gran pace hanno quelli che amano la tua legge, e non c’è nulla che possa farli cadere” (Salmo 119:165); “A colui ch’è fermo nei suoi sentimenti tu conservi la pace, la pace, perché in te confida” (Isaia 26:3). Questo è lo stato spirituale (di grande pace quindi) in cui si trovano tutti coloro che amano la Parola di Dio, ma non a parole e con la lingua, ma a fatti e in verità. Chi ha orecchi da udire, oda.

Giacinto Butindaro

Tratto da : http://giacintobutindaro.org/2011/08/02/grande-pace/