Il battesimo in acqua va ministrato nel nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo che sono tre persone e non tre titoli

Introduzione

L’insegnamento del battesimo nel solo nome di Gesù su cui mettono molta enfasi i Pentecostali unitariani (cioè quei Pentecostali che negano la Trinità) è il seguente. ‘Per i credenti Unità, il battesimo nel nome di Gesù segue il modello apostolico, afferma la loro fede che Dio è uno, che Egli si incarnò nel suo Figliuolo Gesù Cristo, e che Egli ora dimora in noi per mezzo del suo Spirito. Il battesimo nel nome di Gesù Cristo esprime la fede nell’Incarnazione, l’autentica vita umana di Gesù, la morte del Figliuolo di Dio sulla croce per i nostri peccati, e la remissione dei peccati per mezzo del nome di Gesù’ (J. L. Hall e David K. Bernard, editors, Doctrines of the Bible [Dottrine della Bibbia], Hazelwood, MO (USA), 1998, pag. 197).
A sostegno del battesimo nel solo nome di Gesù essi citano questi passi: Atti degli Apostoli 2:38; 8:16; 10:48; 19:5. Come spiegano allora l’ordine di Gesù di battezzare nel nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo? In questa maniera: essi dicono che ‘Gesù usò il nome singolare, per indicare che c’è un solo nome salvezza (only one salvation name) per i tre titoli di Padre, Figliuolo, e Spirito Santo. Quel nome fu chiaramente inteso dai discepoli essere Gesù, perché senza una singola eccezione l’unico nome che essi usarono nel battesimo fu quello di Gesù, che essi usarono con Signore o Cristo’ (ibid., pag. 196). Come dire insomma che il fatto che negli Atti sia detto più volte che gli apostoli battezzarono nel nome di Gesù, sta a dimostrare che essi credevano come loro che oltre a Gesù non c’era la persona del Padre e dello Spirito Santo, ma solo Gesù. Anche per gli apostoli dunque il Padre, il Figliuolo e lo Spirito Santo erano semplicemente dei titoli o delle manifestazioni del solo vero Dio, cioè Gesù. Essi non fecero altro che intendere rettamente le parole di Gesù, il quale sapeva molto bene che oltre a lui nella Divinità non c’era né la persona del Padre e neppure quella dello Spirito Santo!! Ecco dunque perché gli apostoli – secondo gli Unitariani – non battezzavano usando la formula ‘nel nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo’ perché non credevano in una Trinità di persone divine ma in una trinità di manifestazioni. La formula trinitaria è di origine pagana e non apostolica, il suo uso ‘cominciò dopo l’era apostolica, probabilmente in congiunzione con lo sviluppo della dottrina della trinità’ (ibid., pag. 195).

Confutazione

Noi non accettiamo la dottrina unitariana sul battesimo nel solo nome di Gesù perché nel Vangelo scritto dall’apostolo Matteo sono scritte queste parole: “E Gesù accostatosi, parlò loro, dicendo: Ogni potestà m’è stata data in cielo e sulla terra. Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo, insegnando loro d’osservar tutte quante le cose che v’ho comandate” (Matt. 28:18-20). Quindi è Gesù Cristo che ha comandato di battezzare nel nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo; perciò il battesimo nel nome delle tre Persone della Divinità non può essere reputato da nessuno non valido perché in questo caso chi lo fa si mette contro le parole di Gesù. Ora, è vero che la formula battesimale ‘nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo’ è l’unica volta che compare in tutte le Scritture del Nuovo Testamento, ma questo non costituisce affatto un motivo per reputarla senza valore o passata. Per quanto riguarda poi il fatto che esiste solo un passo della Scrittura che dice esplicitamente di battezzare nel nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo, ritengo opportuno ricordarvi queste cose.

L’ordine di chiamare gli anziani da parte dell’infermo affinché essi preghino su lui ungendolo d’olio nel nome del Signore è presente anch’esso solo una volta in tutto il Nuovo Testamento, ma non per questo esso viene trascurato o sottovalutato.

L’ordine per la donna di velarsi il capo quando prega o profetizza al fine di non disonorare il suo capo, è anch’esso presente una volta sola in tutto il Nuovo Testamento, ma rimane pure sempre un ordine del Signore valido per tutte le sorelle di qualsiasi chiesa sulla faccia di tutta la terra.

Il seguente ordine: “Sia la vedova iscritta nel catalogo quando non abbia meno di sessant’anni: quando sia stata moglie d’un marito solo, quando sia conosciuta per le sue buone opere: per avere allevato figliuoli, esercitato l’ospitalità, lavato i piedi ai santi, soccorso gli afflitti, concorso ad ogni opera buona” (1 Tim. 5:9-10); è anch’esso presente solo una volta in tutte le Scritture del Nuovo Patto, eppure lo reputiamo verità al pari di tutti gli altri.

Per sminuire il battesimo amministrato nel nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo, gli Unitariani affermano che non c’è nessun esempio negli Atti degli apostoli che lasci pensare che gli apostoli battezzassero usando questa formula. Ora, è vero che nel libro degli Atti degli apostoli, a riguardo di diversi battesimi è detto che i credenti furono battezzati nel nome di Gesù Cristo perché le seguenti Scritture lo attestano.

– “I quali, essendo discesi là, pregarono per loro affinché ricevessero lo Spirito Santo; poiché non era ancora disceso sopra alcuno di loro, ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signor Gesù” (Atti 8:15-16).

– “E comandò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo” (Atti 10:48).

– “Udito questo, furon battezzati nel nome del Signor Gesù…” (Atti 19:5).

Ma tutto ciò non ci porta ad escludere che quei credenti furono battezzati nel nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo, per questa ragione. Perché quello di battezzare gli uomini nel nome delle Tre persone divine era un ordine e non qualcosa di facoltativo per gli apostoli, e poi perché anche questo ordine doveva essere da loro trasmesso ai fedeli secondo che è scritto: “Insegnando loro d’osservar tutte quante le cose che v’ho comandate” (Matt. 28:20). Ribadiamo con forza quindi che il battesimo amministrato nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo è perfettamente scritturale perché ha il pieno appoggio delle parole di Cristo Gesù e della dottrina degli apostoli.

Un altra cosa che vogliamo dire a favore della formula trinitaria da usare nel battesimo e che non è menzionata espressamente negli Atti degli apostoli è questa. Gli Unitariani affermano che ‘ogni volta che la Bibbia descrive la formula usata ad un attuale battesimo, essa descrive sempre il nome di Gesù’ (David Bernard, op. cit., pag. 24) e citano le parole di Pietro il giorno della Pentecoste, il battesimo dei Samaritani, quello che ricevettero Cornelio e quelli di casa sua, quello dei discepoli ad Efeso e quello ricevuto da Paolo per mano di Anania. Ma noi diciamo: ‘Se il fatto che ci sia scritto che i credenti furono battezzati nel nome di Gesù Cristo o del Signore Gesù significa che questa è la retta formula da usare nel battesimo, che cosa si deve dedurre dal fatto che alcune volte nello stesso libro degli Atti degli apostoli non viene affatto detto che coloro che credettero furono battezzati nel nome di Gesù Cristo o nel nome del Signor Gesù? Per esempio dell’eunuco è scritto che “Filippo lo battezzò” (Atti 8:38) e basta; di Lidia è detto che “fu battezzata con quei di casa” (Atti 16:15) e basta; del carceriere di Filippi è scritto che “fu battezzato lui con tutti i suoi” (Atti 16:33) e basta; che diremo dunque? Che in questi battesimi Filippo e Paolo non usarono nessuna formula battesimale perché essa non è menzionata e perciò noi non siamo obbligati ad usare una formula quando battezziamo? Così non sia! E che dire poi del fatto che di alcuni credenti negli Atti non è neppure detto che essi furono battezzati? Per esempio sia dei credenti di Tessalonica che di quelli di Berea non viene detto che essi furono battezzati. Che diremo dunque? Che essi non furono affatto battezzati solo perché non vi è espressamente scritto che ricevettero il battesimo e quindi non è necessario amministrare il battesimo a chi crede nel Signore? Così non sia. Se cominciassimo a ragionare in questa maniera diventeremmo un pò come i Cattolici romani che dicono che dato che in alcuni casi non è detto che i credenti furono battezzati per immersione o che secondo loro le circostanze erano tali da non permetterlo si può battezzare pure per aspersione e i bambini pure. O persino come tanti credenti che dicono che le lingue non accompagnano necessariamente la ricezione dello Spirito Santo perché negli Atti non c’è scritto che i Samaritani si misero a parlare in altre lingue quando ricevettero lo Spirito Santo. Bisogna dunque stare attenti a non arrivare alla conclusione che gli apostoli dopo la Pentecoste non battezzavano usando la formula trinitaria solamente perché non c’è scritto che i credenti erano battezzati nel nome del Padre del Figliuolo e dello Spirito Santo.

Un altro esempio scritturale per spiegare quello che stiamo dicendo è questo. Noi sappiamo che l’apostolo Paolo ai Corinzi alla fine di una delle epistole che gli scrisse dice: “La grazia del Signor Gesù Cristo e l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi” (2 Cor. 13:13). Leggendo però le altre sue epistole si noterà che egli le termina in un’altra maniera, cioè dicendo: “La grazia del Signor Gesù sia con voi” (1 Cor. 16:23) o: “La grazia del Signor nostro Gesù Cristo sia con voi” (Rom. 16:20) o “con lo spirito vostro” (Fil. 4:23). Che diremo dunque? Che Paolo voleva che con i santi di Corinto oltre la grazia di Cristo ci fosse anche l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo, mentre voleva che con i santi delle altre città ci fosse solo la grazia di Cristo? Così non sia: diciamo solamente che lo Spirito Santo lo ha sospinto a scrivere in una maniera differente le ultime parole ai santi di Corinto e basta; pur avendo egli il desiderio che anche con gli altri santi ci fosse oltre che la grazia di Cristo anche l’amore di Dio e la comunione dello Spirito.

Un altra cosa che vogliamo dire su questo fatto della formula da usare nel battesimo su cui tanta enfasi mettono gli Unitariani, è la seguente. Ora, essi dicono che quando Gesù disse ai suoi di battezzare “nel nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo” volle dire di battezzare nel suo nome, cioè nel nome di Gesù, perché “nome” è al singolare e il Padre il Figliuolo e lo Spirito Santo non sono nomi propri ma solo titoli, e il nome di Gesù invece è un nome proprio; in sostanza questo nome singolare menzionato da Gesù non sarebbe altro che il nome di Gesù Cristo, quindi il battesimo va ministrato solo nel nome di Gesù. Ma ciò non è vero perché – come ho dimostrato in altra occasione – il Padre, il Figliuolo e lo Spirito Santo sono tre persone e non tre titoli che si riferiscono a Cristo infatti Paolo alla fine di una sua lettera ai Corinzi dice: “La grazia del Signor Gesù Cristo e l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi” (2 Cor. 13:13). Non è chiaro che Gesù Cristo, Dio Padre e lo Spirito Santo sono tre persone distinte l’una dall’altra? Se Gesù Cristo fosse contemporaneamente Dio Padre e lo Spirito Santo oltre che il Figliuolo, perché mai Paolo parla della grazia di Cristo, dell’amore di Dio Padre e della comunione dello Spirito Santo?

Diciamo anche questo: se il Padre il Figliuolo e lo Spirito Santo fossero stati solo dei titoli di Gesù non ci sarebbe stato bisogno per Gesù di dare loro questo ordine; perché egli si sarebbe limitato a dire di battezzare le genti nel suo nome. Quando per esempio egli aprì la mente ai suoi discepoli per intendere le Scritture egli disse loro che “nel suo nome si predicherebbe ravvedimento e remission dei peccati a tutte le genti” (Luca 24:47) e non nel nome del Padre del Figliuolo e dello Spirito Santo; quindi anche nel caso dell’ordine di battezzare per logica avrebbe dovuto limitarsi a dire di battezzare nel suo nome. Ma questo non avvenne, perché egli citò sia il Padre che il Figliuolo che lo Spirito Santo. Il fatto dunque di averli citati separatamente è una chiara prova che Gesù quantunque credeva nell’unicità di Dio non pensava affatto di essere sia il Padre che lo Spirito Santo oltre che il Figliuolo. Il fatto dunque che nella formula battesimale ordinata da Gesù ai suoi discepoli “nome” sia al singolare attesta che i tre, cioè il Padre, il Figliuolo e lo Spirito Santo sono uno stesso Dio ma nello stesso tempo tre persone distinte. E quindi rigettiamo l’idea che Gesù abbia voluto dire con quelle parole che gli apostoli dovevano battezzare solo nel suo nome proprio perché esso ‘racchiudeva’ anche il titolo del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo.

Noi battezziamo usando le parole ‘io ti battezzo nel nome del Padre del Figliuolo e dello Spirito Santo’, piuttosto che le parole ‘io ti battezzo nel nome del Signor Gesù Cristo’; e questo in base alle parole dette da Gesù ai suoi discepoli riferite da Matteo. Per certo battezzando usando le parole ‘nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo’ noi battezziamo nel nome del Signore Gesù, cioè per conto di e con l’autorità di Cristo, come fecero gli apostoli, perché ubbidiamo al suo preciso ordine. In questa maniera si invoca sul credente il nome del Padre che è colui che ci ha attirato al Figliuolo, il nome del Figliuolo che ci ha rivelato il Padre, e il nome dello Spirito Santo che è Colui che ci ha convinto quanto al peccato, al giudizio e alla giustizia e ci ha vivificati con Cristo e per il quale gridiamo: Abba! Padre.

Quando si parla del battesimo degli Unitariani (non di tutti però) bisogna tenere presente due cose; innanzi tutto che per loro il battesimo ha il potere di rimettere i peccati e perciò chi non è battezzato non è salvato, e poi che il loro morboso attaccamento alla formula battesimale ‘nel nome di Gesù’ escludendo il Padre e lo Spirito Santo è dovuto alla loro negazione della Trinità e alla loro dottrina che secondo loro Gesù è sia il Padre che il Figliuolo che lo Spirito Santo che sono solo tre titoli del solo Dio (è da notare però che in realtà fu dalla nuova formula battesimale ‘nel nome di Gesù’ che derivò la dottrina antitrinitaria di quei Pentecostali e non il contrario). Mettendo assieme le cose si può quindi ben capire il perché essi abbiano in avversione il battesimo amministrato nel nome del Padre del Figliuolo e dello Spirito Santo (usando la formula battesimale trinitaria), e perché insistono così tanto nel dire che noi dobbiamo essere ribattezzati nel solo nome di Gesù per essere salvati.

Quindi non è semplicemente una questione di formula battesimale diversa, perché c’è qualcosa di più dietro ciò; cioè l’eresia che il battesimo lava i peccati (il battesimo con la formula ‘nel nome di Gesù Cristo’ naturalmente e non quello nel nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo) e l’eresia che nega la Trinità, per cui gli Unitariani errano grandemente.

Possiamo dire che gli Unitariani hanno finito per attribuire la salvezza delle persone ad un rito da farsi con la formula ‘nel nome di Gesù’ più che alla fede nel nome di Cristo; insomma tra di loro il battesimo con questa specifica formula ha un potere che il battesimo nel nome del Padre del Figliuolo e dello Spirito Santo non possiede per cui alla fin fine non è la fede in Cristo quella che salva ma il battesimo amministrato con una formula diversa (che poi bisogna dire che anche dopo avere ricevuto il battesimo in acqua uno tra loro non può dire di essere salvato fino a quando non riceve il battesimo con lo Spirito Santo, perchè è solo con questo altro battesimo che per loro si nasce di nuovo – quindi altra eresia unitariana). Con questo non vogliamo affatto dire che la formula da usare nel battesimo non sia importante, ma solo che non è quella che salva come non è il battesimo in se stesso che salva, ma la fede nel nome di Cristo Gesù. Questa è la cosa che dobbiamo predicare con forza (perché è la sola via di salvezza per gli uomini) come hanno fatto gli apostoli prima di noi.

Giacinto Butindaro

Tratto da : http://lanuovavia.org/giacintobutindaro/2010/08/11/il-battesimo-in-acqua-va-ministrato-nel-nome-del-padre-del-figliuolo-e-dello-spirito-santo-che-sono-tre-persone-e-non-tre-titoli/